Scheda di Shea Eventine McLean

Caposcuola di Serpeverde

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  1. Shea Eventine McLean
     
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    Shea Eventine McLean oewafc3


    Nome: Shea Eventine (doppio nome, quindi il secondo non è un optional, grazie)
    Cognome: McLean
    Casa di Appartenenza: Serpeverde
    Data di Nascita: 28 Dicembre
    Provenienza: Crook of Devon - Scozia
    Stato Sociale: mezzosangue (figlia di maganò e babbano)
    Età Attuale : 18 anni
    Anno Scolastico : VII anno
    Bacchetta : Ebano, nucleo di piuma di fenice, 14 pollici, flessibile
    Patronus : Vespa di Mare
    Famiglio : un gatto, Sketch. Un gatto magnifico, se posso permettermi, molto particolare, somiglia più ad un umano che ad un felino e probabilmente è anche molto più intelligente di loro, o meglio, lo è di certo secondo la tenera e dolce Shea. Ha una lunga cicatrice che gli percorre il fianco destro, un trofeo di guerra si potrebbe dire, ma più semplicemente il risultato di uno dei simpatici giochi che faceva la piccola scozzese da bambina.
    Allineamento : neutrale/negativo


    Is there something wrong with me?

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    Carattere: dire che Shea abbia un carattere particolare sarebbe farle un complimento, è cresciuta male, completamente ineducata e con nemmeno il minimo senso di giustizia o con la concezione di bene e male. Ha un'idea tutta sua riguardo il mondo ed il divertimento. Stralunata e scostante, non è difficile trovarla immersa in osservazioni interessanti solamente ai suoi occhi e con una particolare predisposizione per la vita solitaria. Non parla molto, soprattutto perché non è stata abituata a farlo, e non sa interagire con le altre persone. È ingenua, cresciuta in isolamento dal resto del mondo, spesso fa cose in cui lei non trova nulla di male, ma che per il resto della società fanno venire i brividi. Imprevedibile e potremmo dire sadica, ad livello quasi inconsapevole, naturale. Negli anni è diventata calcolatrice, forse un po' isterica, a causa del tentativo a dir poco complicato di tener a bada la propria follia per non mostrarla al mondo, un mondo che per lei è corrotto da gente incapace e troppo diversa dalla giovane strega. Ha acquisito la forza e la sicurezza che le mancarono da bambina e con esse una temibile caparbietà.
    Descrizione Fisica : Shea è una giovane donna minuta con i primi segni dell’adolescenza che le si sviluppano su di un corpo della quale femminilità però è ancora inconsapevole. Non è troppo alta, raggiunge poco più del metro e mezzo sessantatré di altezza, ha capelli rosso fuoco ed occhi cangianti, prevalentemente di un celeste ghiaccio, che variano fino a raggiungere un colore simile a quello del miele. Labbra rosse e carnose e carnagione chiarissima, lattea. Piedi e mani sono molto piccoli, forse sproporzionate rispetto al resto del corpo che comunque, o per malnutrizione o per costituzione, è molto gracile. Ha un’espressione fredda e distaccata nella maggior parte dei casi, tranne qualche eccezione in cui però si è soliti cogliere un lampo di una strana cattiveria ed una luce a dir poco inquietante che poco si addice ad una ragazzina.



    Storia del Personaggio: Shea è nata in una famiglia molto numerosa originaria di un piccolo paesino scozzese di montagna chiamato Crook of Devon e conosciuto da sempre per la caccia alle streghe. Purtroppo l’infanzia della bambina non fu tra le più agiate a causa della natura dei suoi genitori, la madre, una maganò, si rifiutò di crescerla sin dal primo momento in cui Eventine manifestò i suoi poteri facendo incendiare involontariamente dei fazzoletti in cucina all’età di appena quattro anni, invidiosa per il dono che la natura a lei non aveva concesso; il padre invece, un uomo babbano sulla cinquantina, non aveva fatto altro che picchiarla per via del suo essere strega, destino che purtroppo era toccato anche alle sorelle. La scozzese ha infatti due sorelle maggiori, gemelle tra loro, che si sono occupate di lei sin dall’infanzia eccetto durante il loro periodo di soggiorno ad Hogwarts, e due fratelli, rispettivamente di cinque e due anni più di lei, maghinò come la madre. Questi due sono gli unici due membri della prole della famiglia McLean che vengono trattati come tali e con un minimo di rispetto, anche se ovviamente, forti dell’appoggio genitoriale, hanno sempre maltrattato la piccola Shea. La bambina ha quindi vissuto tra la casa delle sorelle (che si trasferirono in un monolocale dello stesso villaggio una volta raggiunta la maggiore età) e una foresta situata ai margini del villaggio. Era proprio in quel luogo infatti che la ragazzina aveva iniziato ad esercitarsi con la magia. Un’ulteriore cosa venne però a mancare alla vita della bambina, ovvero le basi di un’educazione magica. Eventine infatti è sempre stata abituata a pensare alla magia come ad una cosa negativa e da nascondere, tuttavia la bambina aveva sempre manifestato un grande interesse per questo dono e quindi aveva iniziato ad esercitarlo sugli unici amici che una ragazzina come lei poteva avere: gli animali. Ma come poteva una bimba cresciuta in mezzo ad odio e rancore imparare ad amare dei poveri esseri indifesi? Semplice, non ne era in grado. Il suo modo di “giocare” infatti, fu presto noto agli abitanti della foresta quando la piccola strega cominciò a lanciare contro di loro incantesimi che spesso a sua insaputa li lasciavano senza vita. Ed è proprio così, in un pericoloso miscuglio di ingenuità e sadismo, che Shea crebbe accompagnata dal suo unico compagno, un gatto di nome Sketch, uscito non indenne, ma per lo meno vivo, da uno dei suoi giochi. Arrivò quindi all’undicesimo anno di età in cui ricevette la lettera della scuola di Magia e Stregoneria di cui tanto le sorelle le avevano parlato ed intraprese questa nuova avventura.
    Primo Anno
    Il primo anno non fu dei migliori per la piccola Shea, o per lo meno agli occhi di un osservatore esterno che non la conosce. Le amicizie fatte durante quell’anno furono praticamente nulle, soprattutto calcolando che tre quarti delle persone che incontrava la

    ignorava, credendola pazza senza nemmeno conoscerla, e che nel restante quarto era lei stessa ad instillare quel dubbio. Tuttavia alla scozzese non importava molto dell’opinione della gente, con la quale per altro non era affatto abituata ad avere a che fare, ma il suo unico interesse era quello di perfezionare le arti magiche. Sebbene non avesse una particolare predilezione per tutto ciò che vi era di teorico, ebbe subito modo di dimostrarsi molto capace nelle arti che richiedevano l’uso della bacchetta, tanto che – durante il famigerato ritorno a Crook of Devon in estate – la cosa che la fece più star male (ammesso che la ragazzina conoscesse quel tipo di sentimento) era stato proprio quello di non poter praticare incantesimi, cosa che per altro era abituata a fare tranquillamente sin da molto piccola.
    Secondo Anno
    Sebbene con qualche difficoltà anche i mesi estivi passarono e la rossa si ritrovò nuovamente sul treno per Hogwarts. Non avrebbe mai immaginato quanto sarebbe accaduto alla fine di quel nuovo anno. Sembrava infatti che nulla fosse cambiato nella vita della giovane Serpeverde, se non i libri nella sua tracolla, eppure nel Giugno di quell’anno un evento inaspettato sconvolse il castello. Per la Serpeverde tutto iniziò una notte particolarmente strana in cui una strana città le apparve in sogno. Shea – travestita da suora – si immerse in quella realtà parallela con tutta se stessa, fino a scoprire di essere capace di uccidere per ottenere un potere maggiore. Ovviamente tutto l’accaduto non si rivelò altro che un sogno, ma per la scozzese non era affatto così, per cui l’intero anno trascorre nel tentativo di capire come usare il potere acquisito nel sogno. Durante la festa di fine anno però - con l’aiuto di uno strano gruppo di restauratori – la storia si fece più chiara e la ragazzina apprese di essere una sorta di erede del fondatore di Serpeverde, Salazar. Come è facile intuire la ragazzina non capì molto della faccenda, ma le uniche cose che le restarono impresse – sia in quel momento, che per tutta l’estate – furono due: lei era erede di qualcuno (le sue conoscenze della storia di Hogwarts erano assai limitate) il che, a giudicare la reazione dei compagni, la rendeva speciale; ma soprattutto doveva trovare quel famigerato potere.
    Terzo Anno
    Il terzo anno fu completamente dedicato alla ricerca di quella strana magia che le era apparsa in sogno, compiti, lezioni, vita sociale, tutto era rivolto a quell’unico scopo. Ma la ricerca della giovane portò a pochi frutti. Contemporaneamente però venne a conoscenza, grazie all’intervento di strani maghi penetrati nel castello contro il volere della preside, di qualche strano potere che quelli avevano ottenuto nel corso degli anni e così iniziò a studiare tutto ciò che di arcano trovasse nei libri. Come sempre il suo rendimento scolastico lasciava molto a desiderare fatta eccezione per le sue materie preferite, Incantesimi, Difesa Contro le Arti Oscure e Pozioni nelle quali non solo eccelleva ma aveva fantasia e dinamismo. Tuttavia l’anno scolastico si concluse con una grande delusione per la povera rossa.

    Durante il discorso di fine anno infatti la preside annunciò che tutta la storia degli eredi era stata solo un escamotage per catturare quei maghi che indirettamente l’avevano ispirata a migliorare le sue arti magiche, così frustrata non potè che andare incontro alle solite, tediose, vacanze estive.
    Quarto Anno
    Il suo quarto anno ad Hogwarts fu probabilmente il più particolare. Tutti i suoi compagni di casata la consideravano una pazza, nessuno le si avvicinava e aveva cominciato a ricevere persino insulti per via del suo modo di parlare. Lei che era cresciuta praticamente sola in mezzo ai boschi non aveva mai acquisito una buona capacità linguistica e la sua grammatica presentava non poche lacune. Ovviamente, come era prevedibile che fosse, la giovane non poteva sopportare un affronto simile e – oltre alle piccole vendette che si prendeva di quando in quando cospargendo di veleni o api i letti di coloro che la calunniavano – decise di iniziare a studiare la lingua. Ma non solo, Shea non si accontentò della sufficienza, lei doveva eccellere anche in questo e con sua grande sorpresa trovò che riuscire ad esprimersi meglio l’aiutava anche nel castare incantesimi, ma soprattutto una maggior padronanza linguistica le dava più spunti per sperimentare cose nuove. E con questi risultati andò incontro alle vacanze estive, improvvisamente piena di idee che probabilmente però sarebbero state distruttive per chi le si sarebbe avvicinato..
    Quinto Anno
    Dire che quello fu anno fruttuoso è un eufemismo per la giovane. Oltre ai notevoli progressi nell'arte magica e alla crescente passione per la magia oscura, Shea sviluppò una notevole capacità creativa. Non accadde di rado infatti che la ragazza si cimentasse in esperimenti di vario genere, specialmente per quanto riguardava pozioni ed intrugli vari. Divenne sempre più forte, sia come strega che come persona ed il suo carattere determinato l'aiutò in una delle tante piccole conquiste di quell'anno. Morwen. La ragazzina di tassorosso era infatti ormai completamente sotto il gioco della neo Prefetto e (anche grazie alla carica) la scozzese ebbe ottimi risultati e con la tredicenne al suo fianco i suoi esperimenti divennero sempre più frequenti e la sua meta sempre più alta. Oramai Shea aveva un obbiettivo.

    Il problema era che probabilmente il mondo che la circondava non ne sarebbe stato tanto entusiasta.
    Sesto Anno
    Il sesto anno di Shea fu particolare, dettato principalmente dalla voglia di scoprire e migliorarsi sempre di più, aveva rallentato i rapporti con Morwen convinta che la ragazzina non facesse altro che rallentarla e si era goduta appieno la libertà che le donava il fatto di avere solo poche lezioni al giorno. Nel complesso l’anno scolastico procedeva piuttosto bene e tranquillo, la ragazza aveva aumentato le sue visite alla noiosa biblioteca scolastica così da documentarsi più possibile su ogni tipo di magia possibile, convinta ormai di voler apprendere ogni sorta di arte magica. Il punto di svolta le si presentò durante l’estate quando la giovane tornò a casa per la prima volta da quando l’aveva abbandonata per Hogwarts sei anni prima. Aveva imparato ad usare l’incanto di Confusione e non aveva avuto scrupoli ad usarlo sui genitori per tutta l’estate periodo nel quale migliorò molto nella magia e fece diverse ricerche in giro per il paese annoverando nella sua collezione libri tra i più disparati, ognuno contenente un nuovo e prezioso incantesimo per la diciassettenne. Così aveva cominciato a mettere le basi per quello che sarebbe stato il suo futuro, raccogliendo materiali e sperimentando qua e là. In quel modo l’estate passò in un baleno, aprendosi nel suo ultimo anno ad Hogwarts.
    Settimo Anno
    Il settimo anno era iniziato nel migliore dei modi per la giovane scozzese che finalmente aveva ricevuto la spilla di Caposcuola. Quello ovviamente non era il suo obiettivo ultimo, ma era sempre stata attratta dal potere e non poteva fare a meno di vedere un quel piccolo pezzo di metallo un ottimo mezzo - o un aiutante - per raggiungere i suoi scopi. Si mise presto alla ricerca di qualcosa di grande da fare, aveva progetti che nemmeno i maghi più anziani avrebbero osato pensare. Era questo il loro grande problema, sosteneva Shea, la limitazione delle prospettive. Lei non badava alle conseguenze e soprattutto ai costi dei suoi esperimenti; perdere una vita non era cosa di molto conto per lei, se poteva aiutarla. Proprio durante uno dei suoi studi aveva iniziato a collaborare con un'altra studentessa, Corinne, ed in poco tempo, senza nemmeno rendersi conto di come fosse potuto accadere, le due divennero amiche.
    Presto però l'equilibro neocreato venne scosso dal caos portato dagli studenti di Glemis e la ragazza si trovò costretta a lasciare il castello. Quelli prima del ritorno a scuola furono mesi particolari per la rossa, che non aveva una casa che potesse davvero essere definita tale e che per cui si era trovata a vivere in luoghi diversi a seconda delle necessità. Le uniche cosa che erano rimaste salde, nella sua vita, erano la sua ambizione, i suoi obiettivi e la sua nuova amica, tutte cose di cui Shea era diventata gelosa e possessiva con il tempo, spesso a livelli eccessivi. Fu con queste idee e con una marea di nuovi propositi che l'ormai diciottenne si trovò a salire nuovamente sull'Espresso per Hogwarts, pronta a terminare il suo percorso di studi.




    Edited by Shea Eventine McLean - 27/3/2016, 21:46
     
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    modificato il 13.11.10 con aggiunta del Patronus e aggiornamento anno scolastico
     
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  3. Shea Eventine McLean
     
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    Scheda aggiornata il 13.12.11 alla voce "Storia del Personaggio"
     
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  4. Shea Eventine McLean
     
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    Scheda aggiornata il 21.03.12 alle voci:
    -storia del personaggio
    -aspetto fisico
    -età
    -anno scolastico
     
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  5. Shea Eventine McLean
     
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    scheda aggiornata l'11.09.12 alle voci:
    -storia del personaggio
    -carattere
     
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  6. Shea Eventine McLean
     
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    Scheda aggiornata l'11.11.12 alle voci Storia del Personaggio ed Età attuale
     
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  7. Shea Eventine McLean
     
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    Aggiornata la storia, l'età, il prestavolto e l'anno 18.09.14
     
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6 replies since 23/3/2011, 19:40   540 views
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