Scheda di Evelyn J. Lambert

Primo anno:
Quando la lettera di ammissione ad Hogwarts giunse a casa Lambert, la piccola Evelyn non mostrò grande entusiasmo, come fanno i più, ma semplicemente sorrise soddisfatta. La piccoletta se l'aspettava, era cresciuta con i genitori che sempre le parlavano della scuola e che erano più che sicuri che lei ne avrebbe fatto parte, per cui tutta questa “novità” non era per l'undicenne. Quando arrivò festeggiarono alla grande, il padre voleva regalarle un famiglio, ma lei non lo volle, non aveva tempo per prendersi cura degli animali, dato che lei già si vedeva completamente immersa nello studio e nell'impegnarsi per raggiungere, un giorno, la carica di Caposcuola di Serpeverde. Eh sì, lei era convinta capitasse a Serpeverde, d'altro canto quella casa era la sua preferita, era quella che esercitava un grande fascino su di lei perchè da quella casa erano usciti un sacco di maghi potenti. Così è facile capire il suo entusiasmo e la gioia infinita quando il Cappello Parlante pronunciò la parola “Serpeverde” nello smistare la piccoletta, che trotterellando andò a prendere posto al tavolo dei verde agrento.
Come previsto Evie si immerse subito nei suoi compiti di studentessa impeccabile, studiava molto e taciturna svolgeva i compiti con grande diligenza, se non chè il suo carattere chiuso e si oserebbe dire timido la faceva sentire fuori posto in quel gruppo di ragazzi più grandi che, sicuri di sé, padroneggiavano la scuola. Perchè lei così vedeva gli studenti della casata di Salazar, forti e decisi, ottenevano sempre quello che volevano, ma era troppo piccola per capire concetti più alti come il rispetto, il giusto e lo sbagliato, il lecito e l'illecito. Si affezionò subito a quella casata e lasciò la scuola con un proposito decisamente poco originale: l'anno successivo non si sarebbe più sentita fuori posto.

Secondo anno:
Quando tornò a casa a Dublino la situazione che trovò non le piacque affatto, anzi creò in lei un profondo disagio. Era andata a prenderla la nonna a King's Cross, visto che abitava a Londra, e con lei aveva preso la polvere volante per tornare in Irlanda. Finirono in cucina, dove ad accoglierle furono le urla isteriche di sua madre, e suo padre che serrava i pugni per mantenere la calma. Non si accorsero che la figlia li stava osservando. Quello fu l'inizio di un piccolo inferno. L'ormai dodicenne Eve sapeva che fra i suoi genitori non c'era molto amore, o almeno non più, erano molto diversi e questo lo dimostrava palesemente la diversa educazione che le avevano impartito, ma lei vedeva la sua piccola famiglia come un muro di difesa incrollabile, non era abituata a vederla così fragile. Pochi giorni dopo la madre se la portò a casa, dicendole che per un po' avrebbero vissuto sole, visto quello che era successo, e un paio di giorni più tardi Evelyn era a Londra dai nonni, non voleva stare lì.
Questo peggiorò la situazione della piccola, si chiuse ancora di più e passò l'estate da sola, senza scrivere a nessuno delle poche persone conosciute a scuola, né tanto meno incontrarle. E questo si riflettè anche sul ritorno a scuola. Ancora più introversa, non si era scordata però la sua promessa fatta a se stessa, sarebbe diventata una vera Serpeverde! E questo le permise di accantonare la timidezza e imparare ad essere spocchiosa e altezzosa come tutti quelli della sua casata, che lei aveva puerilmente deciso essere la sua nuova famiglia. Anche se una cosa la distingueva dagli altri, almeno così lei pensava. Sviluppò un odio profondo per i Tassorosso, che considerava completamente inutili e privi di senno data la loro eccessiva bontà, piuttosto che per i Grifondoro come solitamente ci si aspetta da una buona serpe. Intanto sviluppò anche un vero interesse per il Quidditch, che l'emozionava ad ogni partita come se fosse la prima che vedeva. Così al ritorno dalla scuola, Evie aveva sviluppato un carattere praticamente doppio: a scuola una perfetta Serpeverde, fuori la solita ragazzina taciturna ed introversa di sempre.

Terzo anno:
Nulla di eccezionale il suo terzo anno, se non fosse per il cambiamento di rotta preso dalla tredicenne Evelyn Labert, ora non più interessata ai buoni voti a scuola, ma interessata a ciò che voleva studiare. Infatti inziò a snobbare completamente Erbologia piuttosto che Difesa, che riteneva affascinante a differenza della prima che serviva soltanto a sporcare la divisa nuova di zecca. E poi altra cosa degna di nota fu il nascente odio verso la madre, sempre più “pazza”, come la definisce la figlia, e colpevole secondo la moretta, della situazione familiare creatasi. Infatti sebbene i suoi non avessero divorziato, non c'era più in casa quell'armonia che aveva accompagnato l'infanzia di Evelyn, ma un clima di tensione perenne che faceva star male la giovinetta, che preferiva quindi passare la sua estate dai nonni a Londra, vedendo solo sporadicamente il padre che passava a salutare e a viziare la figlia.

Quarto anno:
Tornata a Londra nell'estate fra il terzo e il quarto anno la situazione non era cambiata, semplicemente era maturata, se così possiamo dire, ma il carattere non aveva subito modifiche, per cui troviamo a passeggiare a Diagon Alley una timida Evelyn, curiosa come una bambina ma che difficilmente attacca bottone. Fu in una di quelle passeggiate che conobbe l'allora Prefetto, ma quell'anno ricevette la nomina di Caposcuola, di Corvonero, Robert Noble, con cui avrà a che fare un altro paio di volte a scuola durante il quarto anno, e con cui si instaurerà uno strano rapporto, un amore/odio difficile da definire, visto che né amore né odio sono due emozioni che possano descrivere, ma è ciò che più si avvicina, a quello che succedeva quando si incontravano.
La prima parte dell'anno poi si buttò letteralmente giù, la notizia del divorzio era arrivata ma lei non l'aveva accettata, non tanto perchè non se l'aspettava, ma l'idea di essere affidata alla madre la terrorizzava. In quel periodo si trovò vicina una Corvonero -sì ancora loro- che sembrava capirla, e con cui stranamente aveva trovato un'affinità, forse per via dell'incidente con il fantasma di Grifondoro avuto alla torre dell'orologio! Ma, una volta che le procedure furono concluse e l'affidamento venne dato al padre per instabilità psicologica della madre, Evelyn finalmente maturò i suoi quattordici anni, lasciandosi il passato alle spalle. Ora la ragazza era più sicura di sé, aveva conciliato quelle due facce del suo carattere, diventando finalmente una ragazza, non più bambina. Testò questa sua sicurezza dopo le vacanze di Natale, passate al castello, quando si trovò a battibeccare con il capitano della squadra di Quidditch di Serpeverde, Frederick Leon, che alla fine si ritrovò a baciare avendolo spinto al gesto con una scommessa. Da lì si attivò un circolo vizioso, infatti il Serpeverde del quinto la sfidò di nuovo a scommettere, in palio il posto di Cacciatrice nella squadra. La scommessa? Se si fosse affezionata a lui avrebbe perso. Così passò praticamente tutta la primavera con Frederick, giorno dopo giorno, e dovette rigettare quella che capì essere diventata una cotta per non perdere quel posto, finchè il ragazzo del quinto non le lanciò un Effrenus e involontariamente sputò il rospo. Non c'è bisogno di dire quanto questo fece infuriare Evelyn, ferita nel suo orgoglio ormai troppo sviluppato, ma alla fine trovarono un punto d'incontro e si ammorbidì quando vide che anche lui, in qualche modo, era stato influenzato dalla moretta.
Alla fine dell'anno le aspettò una bella sorpresa, il padre la portò in Austria visto che era la prima estate da ormai tre anni che l'aveva tutta per sé.. e fu proprio al ritorno da quel viaggio che Evelyn trovo una sorpresa alquanto inaspettata. Da Hogwarts era arrivata una brillante spilla da Prefetto di Serpeverde.