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Alyssa Etherius.
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*La rimessa delle barche si trovava sulla sponda del Lago Nero coincidente con il dirupo sul quale si ergeva il maestoso castello di Hogwarts e la si poteva raggiungere grazie a un’immensa scalinata che ne costeggiava le pareti. È costituita da un piccolo porticciolo adornato da diversi pali sui quali spesso usano posarsi i gufi per riposare. Accanto alla piccola piattaforma sospesa sul lago si trova una baracca all’interno della quale si trovano le barche a disposizione del castello. Le imbarcazioni – che si trovano ovviamente ancorate al centro del primo piano della rimessa – sono puntualmente coperte da grandi teli rimuovibili grazie a delle corde accessibili dai lati est e ovest della casupola. Sulle stesse pareti si trovano quattro scale a chiocciola – rispettivamente due per parte – con le quali si raggiunge il secondo piano della rimessa. Questa parte però è costituita per lo più da un corridoio di un paio di metri che costeggiava tutto il perimetro della capanna.*
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« Isabel Reuquin.
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*Dopo la lunga chiacchierata con Alice alla torre e in seguito in sala comune aveva proprio voglia di una bella passeggiata, evidentemente la corsa sfrenata per il castello di prima non le era bastata.
Un posto l’attirava particolarmente, in cui non era mai stata, ma che poteva vedere ogni volta che passava dal Lago Nero, ovvero quella piccola rimessa proprio al centro del lago o giù di lì. Per arrivarci avrebbe dovuto fare un bel po’ di strada, ovvero tutta la rampa di scale che partiva dal castello e arriva fino a lì. Vedere il tutto dal lago era una cosa che l’attirava, così con passo lento, da bradipo quasi, riuscì ad arrivare a quella “casa” immersa nel Lago. Non voleva fare un giro in barca, anche se l’idea l stuzzicava, molto probabilmente non si poteva. Così si limitò a sedersi sulla sporgenza, si tolse le scarpe e mise i piedi scalzi a molla nell’acqua, creando dei piccoli spruzzi che morivano nell’acqua stessa. C’era una certa pace, si potevano udire solo le urla in lontananza che provenivano dall’altra parte del lago, ovvero dai giardini del castello. Pareva proprio di trovarsi in un modo completamente diverso.*. -
°Shanny.
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*Era alla scuola da almeno quattro anni, eppure non aveva mai messo piede alla rimessa delle barche. Forse perché comunque era lontana e lei, si sapeva, era una pelandrona quando si trattava di camminare.
Come riuscisse a rimanere magra facendo il minimo degli spostamenti nessuno lo sapeva, forse gli allenamenti di QUidditch l'aiutavano a rimanere in forma.
Mentre camminava, giocava con una pallina che aveva comprato in una sua gita a Diagon Alley. Quela infatti non era una pallina normale, ma ad ogni salto, cambiava direzione, costringendo la ragazza a stare molto attenta... era un buon allenamento per i riflessi, inoltre! Nelle partite le sarebbe tornato utile.
Quando vide però chi era lì oltre a lei, il gioco le finì in testa.
-Isa!- esclamò felice.*. -
Charlie Simpson.
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*Dopo il temporale del giorno precedente finalmente poteva permettersi un uscita al parco. Aveva una particolare voglia di recarsi al Lago nero, ma decise di evitare la riva del lago vicino a scuola, sarebbe stata probabilmente invasa dagli studenti! Optò invece per la rimessa delle barche. Non c’era mai stato dato che non aveva mai avuto un particolare interesse di andarci, anche perchè la rimessa era parecchio distante da scuola, per arrivarci bisognava affrontare una ripida scalinata. Sarebbe stato divertente e utile per tenersi in forma.*
«254, 255, 256, 257. . . Ok, basta, mi sono rotto!»
*Stava contando gli scalini, uno per uno, passandoci sopra. Ma alla fine si era arreso, erano troppi, ed era soprattutto peggio che contare le pecore a mezzanotte. Così si mise a correre scendendo, saltandone qualcuno di tanto in tanto. Arrivò finalmente alla rimessa, mezzo morto. Stancò poggiò le mani in una parete della rimessa, e poi si spostò lateralmente verso l’entrata. Aprì la porta ed entrò senza accorgersi che uno scalino era pronto a metter in pericolo la vita delle persone imbranate come lui. Potete immaginare cosa accadde..Charlie prese in pieno lo scalino e iniziò a ondeggiare in avanti mentre entrava nella rimessa.*
«WAAAAAAAAAH!»
*Cosa poteva fare? Nulla, solo cercare di non cadere appigliandosi a qualcosa. Una corda ondeggiava in aria, ci si aggrappo con forza, ma si accorse che quella era arrotolata ad un perno che pendeva al soffitto, ma non era affatto attaccata, così Charlie, stupidamente, srotolò la corda senza rendersene conto e cadde comunque! Cadde in acqua? O no, riuscì a precipitarsi proprio dentro una piccola imbarcazione in legno che si trovava dentro alla rimessa. Cadendo però l’imbarcazione si girò leggermente di lato, facendo entrare un po’ d’acqua che andò a bagnare le povere chiappone del giovane grifondoro. Alzò lo sguardo tenendosi con una mano la testa, e si guardò attorno. C'erano due ragazze la...La cosa lo mise davvero in imbarazzo. Possibile che ogni volta che credeva di andare in un posto non molto frequentato c'era sempre qualcuno? Si alzò con i pantaloni fradici nel di dietro.*
«Ciao Isabel, ciao Shane...»
*Salutò agitando la mano sinsitra e facendo un sorriso imbarazzato mentre cercava di uscire da quella barca e tornare nella terra ferma*
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« Isabel Reuquin.
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*Fece altri spruzzi d’acqua con i piedi ma quando si sentì chiamare girò la testa e vide una figura che conosceva parecchio bene. Un sorriso le si stampò in faccia - Shane! - esclamò ella, forse con una voce quasi lagnosa, che si schiarì subito. - Oddio quanto tem.. - si portò una mano alla bocca ma non fece in tempo a terminare la frase che sentì un botto dietro alle sue spalle si girò di scatto, per poco finiva in acqua, - Ma che…-, ok seriamente non ci stava capendo un accidente. Si alzò in piedi e andò verso la barca per notare poi un Charlie che si alzava completamente fradicio. - Ciao a te…tutto bene? - chiese la ragazzina portandosi una mano alla bocca per non ridere. Gli porse una mano per uscire di lì, almeno per evitare un’altra inondazione o che finisse completamente in acqua. Poi guardò Shane e nuovo Charlie, alzò le spalle e le mani come per dire “e allora?” solo mimato però.* . -
°Shanny.
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*Shane sbarrò gli occhi e seguì con attenzione la caduta del povero, sfortunatissimo Grifondoro del secondo anno.
E poi... e poi scoppiò a ridere. Mentre Isabel aveva avutò la bontà di non farlo, lei non c'era riuscita ed era scoppiata come un palloncino.
-Oddio Charlie!- fece, fra una risata ed un altra -Ma come diavolo hai fatto?- chiese.
Gli scompigliò i capelli fradici, guardandolo profondamente divertita.
-Avrei voluto farti un applauso, ma forse era troppo!-*. -
Charlie Simpson.
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*Prese la mano che Isabel gli offriva per aiutarsi a uscire da quella macchina della morte (?). Finalmente riuscì a sentire le gambe fermi, immobili. Guardò prima Isabel e poi Shane e poi cercò di guardarsi il sedere, ma ovviamente non aveva il collo così flessibile*
«Io sto bene, anche se sembra che mi sia fatto la pipì addosso»
*Alzò lo sguardò verso Shane che se la stava spassando a prenderlo in giro. Oltretutto gli scompigliò i capelli, cosa che Charlie odiava, ma Shane poteva farlo, dato che il grifondoro del secondo puù di una volta si era messo a giocare con i lunghi capelli rossi della compagna di casata.*
«Potevo morire, cadere in acqua ed essere rapito dalla piovra gigante che si dice abiti questo posto...E te mi deridi, bè, grazie sai!»
*Fece una linguaccia alla ragazza dai capelli rossi mettendo la situazione forse, troppo sul tragico.*. -
« Isabel Reuquin.
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*Si portò le mani ai fianchi mentre vedere sua sorella, o per lo meglio dire la sua sorellastra ridere sempre preoccuparsi di trattenere le risate. Isabel, ancora a piedi scalzi, si risedette sul bordo della sporgenza in legno e rimise i piedi a mollo, restando fuori dall’acqua con essi le era venuto freddo. - Beene, come mai qui? - domandò agli unici due presenti, mentre scrutava ancora l’acqua.
Poi sentì qualcosa pizzicarle il piede, ma non badò molto, pi però continuò a sentirlo e vide una sottospecie di ombra che diventava sempre più grande. Ritirò i piedi e si alzò andandosi ad aggrappare alla spalle della sorella urlando come una cretina, - C’è qualcosa làààà! - indicò il punto in cui prima aveva immersi i piedi, ma non vide nulla. Si portò una mano alla testa e strizzò gli occhi varie volte. Non aveva le allucinazioni, ne era sicura. Poi guardò i due e fece un sorriso al quanto patetico per sviare la situazione.*. -
°Shanny.
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*Oh, bene, adesso anche Isabel ci si metteva con la storia della piovra gigante e soprattutto cannibale.
-Oh sì Isa, io l'ho vista!- fece lei seria, scrutandola.
-E' vero, Charlie ha detto la verità. Nel lago c'è una piovra gigante... In questi ultimi cinquant'anni, si racconta, mangi solo Tassorosso e Grifondoro, per la loro carne dolce.-
Aveva il viso tetro. Oh sì, era sempre stata un ottima attrice!
-Quando la preda si avvicina alla riva, lei fiuta l'odore... Si avvicina piano e... ZACK!- urlò, spintonando la sorellastra verso la riva e riacchiappandola subito per non farla cadere.
Poi scoppiò a ridere all'espressione terrorizzata.*. -
Charlie Simpson.
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*Charlie stava ad ascoltare per niente sopreso, prima le esclamazioni di Isabel, poi quelle di shane.*
«Visto? Ve l'avevo detto io che una piovvra gigante assassina abita gli abissi di questo lago....»
*Fece un cenno di compresione ad Isabel che si era precipitata vicino a Shane quasi per proteggersi. Charlie si avvicinò alle due ragazze e poi portò un dito a toccare delicatamente i capelli rossi della grifondoro. Ritrasse la mano per poi mettersi a ridere.*
«Scusa, dovevo farlo...»
*Adorava quei capelli rossi così lisci. Guardarli li metteva allegria, tuttavia lui adorava anche "litigare" con la grifondoro*
«Comunque io ho sentito che preferisce prede dai capelli rossi, grifondoro, terzo anno e possibilmente che si chiamino Shane...»
*Stava tentando di fare il serio, ma purtroppo non ci riuscì, si mise a ridere subito dopo*. -
« Isabel Reuquin.
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*Guardava con una faccia da funerale entrambi, che invece se la ridevano come se fosse la cosa più normale del mondo. - Ma io l’ho vista ti dico - disse rivolta a Shane, incrociò le braccia e si allontanò da lei. Con fare molto teatrale salì su una delle barche, quella mezza scoperta per la caduta di Charlie e vi ci sedette dentro. No non aveva alcune intenzione di farsi un giro, voleva solo fare la parte dell’offesa con la sorella maggiore, tipico, lo faceva spesso con Annabel, che si prendeva spesso le colpe per i pseudo raggiri della Tassorosso. - Ecco diglielo Charlie - disse urlando per farsi sentire anche da dentro alla barca, poi però scoppiò a ridere, rendendosi conto che forse aveva esagerato sospettando che ci fosse qualcosa sul fondo. Ma il Lago Nero era immenso, poteva esserci qualsiasi cosa o magari erano solo le sirene che volevano spaventarla per aver interrotto la loro quiete, chi lo sa. Le bastava qualsiasi cosa, non le importava più di tanto, anche perché di certo non sarebbe andata là sotto a vedere.* . -
°Shanny.
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*Shane gli fece la linguaccia.
-Ma davvero?-domandò divertita, prendendogli il naso fra l'indice ed il medio e tappandolo qualche secondo.
-Ma io non sono facile da digerire! E poi gli andranno i capelli di traverso!- esclamò tutta convinta, per poi ridacchiare ancora.
-E poi, tu sei l'uomo qui! Devi proteggerci, giusto Isa?- domandò, avvicinandosi a lei e salendo sulla barca dove prima Charlie era caduto.
-Suuu!- le disse -Non fare l'offesa con me!- esclamò, baciandole una guancetta*. -
Charlie Simpson.
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*Lui era l'uomo e lui le avrebbe difese. Ovvio! Sapeva che l'aveva detto solo per prnederlo in giro, ma in realtà Charlie si sentì onorato da quelle parole, tanto che assunse una posa da supereroe, pancia in dentro e petto in fuori.*
«O si, non preoccupatevi, ci penserò io...»
*Annunciò facendo finta di essere un macho e poggiandosi con la mano sinistra su un palo di legno che si trovava al suo fianco. Il palo si ruppe e Charlie scivolò di lato cadendo a terra, di nuovo. Si rialzò, questa volta rosso in viso. Prese la bacchetta puntandola sul palo, ora rotto*
«Reparo!»
*I pezzi di legno che si trovavano a terra ritornarono nella loro posizione originaria, quasi ocme fosse un rewind di ciò che era successo. Non si girò per guardare le ragazze, si sentiva un idiota, nel giro di 3 minuti era caduto già due volte, come un imbranato. Forse perchè era un imbranato?*. -
« Isabel Reuquin.
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*Proprio non riusciva a tenere il broncio a Shane, così le fece una linguaccia seguita da un sorriso, tipico comportamento da bambina infantile. Ma lei era una bambina infantile no? Aveva tutto il diritto di comportarsi da tale. Si sporse dalla barca per uscire, proprio in tempo per vedere Charlie da posizione da supereroe a lui che cade come un però sulla piattaforma in legno. Non resistette più, scoppiò a ridere che le vennero per fino le lacrime agli occhi. Poi lo guardo e riassunse l’aria seria di poco prima - Emh..scusa - scese dalla barca causando un frastuono bestiale, come un elefante in un negozio di porcellana.
Il cielo si stava tingendo di tonalità tra il giallo e il rosso, il tramonto era vicino fortunatamente non pioveva, ma il venticello autunnale si faceva sentire spesso e accompagnava intere giornate. Era pungente quando arrivava alle guancie della Tassorosso, ma riparata sotto alla casa sull’acqua si sentiva di meno. Aveva passato un bel pomeriggio quest’oggi, fossero tutti così i suoi pomeriggi.*. -
°Shanny.
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*-Brava la mia sorellina!- la prese in giro, dandole ancora tre baci.
Inutile dire che, appena Charlie cadde per l'ennesima volta, per altro mentre cercava di farsi bello, scoppiò ancora a ridere. Scese dalla barca dopo Isabel e gli andò incontro, dandogli un piccolo abbraccio e dandogli qualche colpetto sulla testa, come a volerlo consolare.
-Povero bimbo mio!- ridacchiò, scoccando anche a lui un bacio sulla guancia.
-Ma allora, hai deciso? Domani ci saranno le selezioni!- disse, riferendosi al Quidditch.*.
![[hp reloaded] harry potter gdr.](https://i.imgur.com/n5qwx1y.png)
Rimessa delle Barche [GdR] |
