-
.
Il cortile sud è un cortile interno al castello, è composto da una fila unica di archi a sesto acuto, ogni arco al suo interno è diviso in tre parti separate da due piccole colonne.
Sopra il portico si aprono una serie di finistre su cui si affacciano i vari corridoi del castello, aule e uffici.
Tra il porticato e il muro del castello si trova un corridoio aperto su un lato, ampio e luminoso dove sono poste delle paniche di legno su cui sedersi.
La parte centrale del cortile è coperta da erba quasi per tutta la sua superfice, fatta eccezione per due viottoli lastricati che formano una corce greca al centro del cortile e lo divido in quattro grandi aiuole. Lungo i viottoli ci sono sempre delle panche di pietra.
. -
Riku Halliwell.
User deleted
Da quando erano tornati a scuola Aisha era sempre più irreperibile.
Il 7° Anno era davvero pesante, la cugina non aveva un attimo libero, ed era solo la prima settimana.
Era riuscito a parlarle prima che la cena iniziasse, chiedendole di vedersi nel Cortile Sud, dal momento che doveva parlarle urgentemente.
Ed era vero. Voleva parlare alla cugina di ciò che era successo due sere prima quando aveva toccato il Libro delle Ombre, al Capitolo sulle Creature Oscure.
Da quella sera, tuttavia, non era più successo niente.
Aveva avuto solo incubi continui, con nebbia, urla agghiaccianti e mani putrefatte come elementi correnti.
Aspettava poggiato con la schiena contro il muro che la cugina lo raggiungesse dalla Sala Grande, la testa immersa nel ricordo degli incubi.. -
Aisha Mers.
User deleted
Per la caposcuola di serpeverde del settimo anno la vita in quel nuovo anno scolastico era diventata quasi impossibile.
Prima di tutto le mancava Lorcan, non sopportava che il ragazzo avesse già finito la scuola e lei no, dalle sue lettere aveva compresto che studiare come obliviatore gli piaceva, mentre lei continuava a studiare sempre le solite materie in vista dei MAGO che ormai le sembravano sempre più vicini, anche se a dire il vero mancava quasi un intero anno.
Proprio i MAGO erano il suo secondo problema, lo studio la occupava tantissimo, il poco tempo che le restava era invece occupato dalle ronde per il suo ruolo da caposcuola.
Quella in teoria era una ronda.
In teoria.
In pratica invece non si trovava li per controllare gli studenti, ma per parlare con Riku come lui l'aveva pregata di fare.
Così avvolta in un mantello abbastanza pesante per la stagione in cui si trovavano - l'arabia aveva avuto il suo brutt'effetto - si era diretta al cortile interno a sud.
Percorse rapidamente il portico fino a che non trovò Riku appoggiato ad un muretto.
<< Ciao Riku.>>
Disse la ragazza mentre con una mano si abbassava il cappuccio per scoprire il volto.. -
Riku Halliwell.
User deleted
Aveva letto e aveva fatto ricerche, ma non aveva trovato niente.
Doveva parlare solo con la professoressa di Divinazione, o con qualche altro professore, o ancora meglio, mandare un gufo ad Aisha sr.
Ma prima di ciò, voleva chiedere consiglio alla cugina, che sapeva quasi sempre cosa dirgli.
Dunque eccola lì, dinnanzi a lui, con in volto i segni della stanchezza.
Ciao Aisha. Ti ho chiamato qui per parlarti di una cosa che mi è accaduta due sere fa.
Una pausa, durante la quale rabbrividì al ricordo della Visione, o dell'incubo... quello che era.
L'altra sera sfogliavo il Libro delle Ombre. Arrivato al capitolo delle Creature Oscure, ho avvertito sonno. Stavo per chiuderlo e andare a dormire, quando ho "visto" qualcosa. Qualcosa che non era la mia stanza.
La fissò, cercando di capire dalla sua espressione cosa ne pensasse.
C'era nebbia. Non si vedeva altro. Nebbia e un silenzio agghiacciante. Poi è comparsa una mano putrida. La visione, o quello che era, è durata pochissimi secondi. Dopo, ero tutto sudato, come se avessi avuto un incubo. Che cos'era?. -
Aisha Mers.
User deleted
La serpeverde non aveva idea di ciò che Riku dovesse dirle, però doveva ammetterlo di averlo visto un po' nervoso in quei giorni, lo stress aveva pensato.
Ma se fosse stato davvero lo stress non le avrebbe chiesto quell'incontro con tanta urgenza.
La caposcuola poggiò le mani sul muretto in pietra che faceva da basamento alle colonne, con lo sguardo rivolto verso il cortile.
Quel luogo le era sempre piaciuto, molto tranquillo, adatto a pensare, specialmente la sera quando non c'era mai nesusno.
Nel fra tempo Aisha ascoltava, ed era silenziosa.
La verità era che non capiva, quello che Riku le stava dicendo sembrava il racconto di un incubo.
Quando ebbe terminato il suo breve racconto distolse lo sguardo dal portico e lo portò verso Riku.
<< Sei sicuro che non ti fosse già addormentato? Che non fosse davvero solo un incubo?>>
Chiese la serpeverde bordendosi delicatamente l'interno di una guancia, pensosa.. -
Riku Halliwell.
User deleted
Com'era prevedibile, Aisha credeva che lui avesse avuto un incubo.
Era normalissimo che lei credesse ciò, anche lui credeva che fosse stato un incubo.
Ma com'era possibile? Non se lo spiegava nemmeno lui. Non poteva essere un incubo però, era troppo... strano.
Era durato pochissimi secondi, e gli era sembrato di essere ancora nel mondo reale, non nel mondo onirico.
Gli era capitato di incappare una volta nella lettura di un uomo che possedeva il Dono di Vedere il Futuro, ma non si era mai applicato a leggere, e non ricordava dove l'avesse visto.
No, Aisha. Non stavo sognando. Ero sveglio, solo che vedevo altro davanti ai miei occhi. E' durato pochissimi secondi.
Sospirò e si stropicciò gli occhi. Erano giorni che non dormiva a causa dell'incubo ricorrente.. -
Aisha Mers.
User deleted
La ragazza arricciò in maniera visibile le rossissime labbra.
Non era sicura di quello che la sua mente le stava suggerendo in quel momento.
Era un pensiero troppo irrazionale per essere vero eppure con le sue conoscenze sulla magia non le venivano altre possibili ipotesi.
Certo che se era come pensava lei allora era vero che la loro famiglia sfornava quasi sempre membri geniali e super dotati.
<< Non prendere per certo quello che ti dirò Riku.>>
Disse la caposcuola di serpeverde mettendo subito in chiaro che le sue parole non erano sempre veritiere, e che lei aveva solo intenzione di avanzare un'ipotesi.
<< Forse potrebbe trattarsi di una visione...Sai, come quelle di cui si sente parlare alle lezioni di divinazione.>>
Lezioni che lei non aveva mai frequentato, però sapeva di cosa trattava la divinazione e il racconto di Riku sembrava proprio una visione.
<< Avvertimi se dovesse ricapitare.>>
Aggiunse poi la ragazza.
Grandioso, lei una negromante, il cugino forse aveva delle visioni, il loro futuro sembrava sempre più roseo.. -
Riku Halliwell.
User deleted
Le parole della cugina lo lasciarono senza fiato.
Lui stava pensando la stessa identica cosa, ma non aveva il coraggio di dirlo.
Voleva accertarsi di ciò, prima di affermare che potesse avere delle Visioni.
E l'unica cosa da fare era parlare con qualcuno che sapeva tutto di Magia.
Scriverò a nonna Aisha e nonna Nicky. Chiederò a loro a riguardo. Spero possano darmi una risposta, e presto. Non ce la faccio a stare con questo dubbio.
Sospirò e sbadigliò vistosamente. Si staccò quindi dal muro, stiracchiandosi.
Aisha, io vado a dormire. O almeno ci provo. Se dovesse capitare ancora ti farò sapere. Buona notte.
Sbadigliò ancora e si avviò all'interno del Castello, per dirigersi poi verso il suo Dormitorio.
Con la coda dell'occhio ebbe poi modo di vedere Aisha fare lo stesso, pensierosa in volto.. -
Erin Elendil.
User deleted
*La pioggia scendeva dal cielo con inaudita violenza, impedendo agli studenti di avventurarsi nei vari cortili presenti nei dintorni del castello.
La giovane dai fiammanti riccioli osservava, al riparo dei portici che racchiudevano il piccolo cortile interno, le lacrime che il cielo liberava riversarsi sul terreno infangato.
La mano si teneva aggrappata alla colonnina che reggeva, sulla destra, uno degli archi posti a decorazione del porticato.
Stranamente non danzava sotto la pioggia, come spesso invece faceva durante i giorni piovosi.
Se ne stava semplicemente lì, a rimuginare su vari pensieri. Aspettando qualcosa, o qualcuno.
Quel giorno non aveva voglia di andare incontro al mondo, sarebbe stato lui a farlo*. -
Alyssa Etherius.
User deleted
*il sole che il giorno precedente le aveva riacceso la speranza delle giornate estive si era ritirato quel giorno dietro a grandi gruppi di nuvole nere che riversavano la loro tristezza sui prati di Hogwarts. Alyssa meteoropatica come sempre era nervosa e malinconica quel giorno per qualche motivo. Ormai si era abituata a questo fatto ed aveva imparato ad assecondarlo ed il modo migliore per andare incontro al nervosismo dovuto al temporale era viverlo. Si ritrovava nei pressi dei giardini interni del castello e così decise come spinta da una forza estranea di dirigersi verso quello sud a passi rapidi forse anche troppo, si era gettata senza mantello o altro che la coprisse sotto la pioggia che lentamente aveva preso a bagnarle i vestiti ed i capelli che in quel momento le aderivano al viso. Aveva gli occhi chiusi la ragazza che si sentiva meglio in quel momento, come liberata, molti probabilmente l’avrebbero presa per pazza, ma poco importava alla londinese. Sollevò poi le palpebre rivelando le iridi verdi al resto del mondo. Lo sguardo che appariva assente era invece sveglio e attento. Bastò un attimo per riconoscere sotto uno dei tanti archi l’irlandese dai capelli di fiamma. Un debole sorriso le incrinò le labbra, erano più i suoi occhi a gioire, mentre silenziosa –e bagnata – la raggiungeva* . -
Erin Elendil.
User deleted
*E il mondo lo fece. Le venne incontro. Sotto le spoglie di una ragazzina dagli smeraldini occhi verdi e i lunghi capelli scuri. Non se ne accorse subito, sentì solamente una presenza affiancarla. Lasciò ancora le iridi di nuvole dipinte vagare nei disturbi ondulati provocati dalla pioggia che si frantumava in una delle tante pozzanghere. Infine, quando i suoi pensieri si spensero su quella parte di mondo, si dedicò alla presenza apparsa al suo fianco. Il suo sguardo si scontrò con quello dell'amica. Ne osservò i tratti bagnati dall'acqua. Lei non aveva avuto paura della pioggia. Ci si era lanciata senza troppi pensieri*<< Sembra più potente del solito, non trovi? >>*Proferì, come giustificando il suo atteggiamento restio a tuffarsi sotto il diluvio, i suoi abiti asciutti e la sua pelle intonsa* << Come stai, Al?>> . -
Alyssa Etherius.
User deleted
*osservò l’amica in silenzio. Ricordava ancora una giornata di quando frequentava il primo anno era andata ai giardini, aveva avuto paura della pioggia perché la innervosiva ma in lontananza aveva visto una ragazza impavida sfidare il tempo contrastando l’oscurità con il rosso del suoi capelli, si era fatta forza e l’aveva raggiunta. Era quel giorno che aveva scoperto quanto le facesse bene far limar il suo umore dalla pioggia. Mentre adesso era il contrario, Erin era lì davanti a lei asciutta mentre la londinese la fiancheggiava gocciolante.* <<già…ma ne avevo bisogno>> *le disse con un tenero sorriso. Raccolse poi i lunghi capelli tra le mani e li strizzò un poco nel tentativo di asciugarli, come sempre non aveva pensato alle conseguenze e quella era la volta buona che si sarebbe presa un bel malanno.* <<bene..adesso meglio>> *le rispose* <<e tu? Non sono abituata a guardarsi contemplare un temporale dall’esterno>> *asserì a tono basso, anche se probabilmente era il rumore della pioggia ad attutire il volume della sua voce* . -
Erin Elendil.
User deleted
*Annuì debolmente alle parole dell'amica. Anche lei probabilmente avrebbe avuto bisogno di una doccia fredda per sbollire i suoi audaci pensieri. Eppure era ancora completamente asciutta*<< Bene, credo. Non ho molta voglia di ascoltare il mondo, oggi. E poi, l'ultima volta che ha piovuto così prepotentemente io ero... al Ponte Antico. Con Carm >>*Vi era a tutto una spiegazione. Non sempre si poteva assumere un comportamento irrazionale nei confronti della realtà. Le ultime parole le sussurrò quasi con timore.
Si ricordava di quel momento con una nitidezza tale da renderli vivi e concreti, ancora, a distanza di quasi un anno. Poteva sentire ancora i loro respiri mescolarsi, per la prima volta. Prima ed unica volta. Non lo sapeva nessuno in effetti, perchè nessuno aveva mai voluto approfondire, ma quei due cuori innamorati non si erano più avvicinati così tanto.
E lei, non poteva resistere ancora a lungo in quella situazione ambigua.
Per questo la pioggia l'aveva bloccata.
Per tutta la paura che riversava nella sua pseudo storia d'amore. In quel trovarsi e rifiutarsi al tempo stesso. In quel quadretto che tutti da fuori interpretavano diversamente dai due protagonisti*. -
Alyssa Etherius.
User deleted
*sentì le sue parole, sorrise debolmente ma nel modo più dolce che poteva. Era strano vedere la timorosa Erin parlare in quei termini, lei e carm avevano un rapporto così particolare che nemmeno lei che era la sua migliore amica aveva mai capito fino in fondo. Di una cosa Alyssa era certa Erin si stava innamorando, o per lo meno era quello che pensava lei. lei l’orgogliosa grifondoro che aveva – a suo parere – il cuore di ghiaccio, che amava fino al punto in cui sarebbe potuta tornare indietro e che appena si vedeva coinvolta scappava a gambe levate, la stessa ragazza che però si era trovata preda di una storia che durava da due anni ormai e da cui non avrebbe mai voluto fuggire, in quel momento sentiva che Erin provava qualcosa di più, glielo leggeva negli occhi.* <<sembra che invece sia stato il mondo ad ascoltare te oggi>> *le rispose. Era come se il l’apparente turbamento della corvonero fosse stato riportato nella tempesta del cielo. Quella volta il cielo aveva servito l’amica. Avrebbe voluto fare di più, aiutarla a stare meglio mentre la vedeva così, ma che avrebbe potuto fare lei?* <<e mi ha fatto venire qui…per quanto io mi senta inutile ora sai che puoi sempre contare su di me vero?>> *sussurrò poi, quasi timorosa di quelle parole che però le venivano dal cuore* . -
Erin Elendil.
User deleted
*Quale miglior risposta si poteva voler dal mondo se non l'intrecciarsi del proprio filo con quello della persona che più ci era vicina. La propria migliore amica*<< Perchè deve fare così male, Al? Voglio dire, è solo pioggia. È stato solo un -deglutì, perchè quelle confidenze mai le aveva fatte ad alcuno. Esattamente come quella tacita promessa richiedeva. Un bacio per il silenzio. Nessuno glielo aveva imposto. Lo avevano capito, da soli, che quel momento sarebbe dovuto rimanere sigillato tra gocce di pioggia e labbra tumefatte- bacio >>*Un lieve sospiro.
Lei e Carm, inseparabili. Timidi. Il loro problema era non riconoscere di stare facendo esattamente quello di cui avevano paura. Innamorarsi. Chi per l'uno, chi per l'altro motivo.
E lei ne soffriva. Perchè era giunta ad una consapevolezza straziante.
Dopo quella sera ce ne sarebbero dovute essere altre. Invece, a dispetto di quanto gli altri pensavano, non vi era nient'altro. Solo un mondo nascosto dietro a sguardi ammiccanti e mani intrecciate. Eppure, fino alla fine del loro quinto anno, era parso bastare ad entrambi. Ma lei. Ora lei sentiva che non le sarebbe bastato. E quel primo bacio finalmente veniva alla luce. Una lieve carezza tra l'acqua e il desiderio. Carezza assopita dal loro finto disinteresse*.
![[hp reloaded] harry potter gdr.](https://i.imgur.com/n5qwx1y.png)
Cortile Sud [GdR] |
