Cortile Nord [GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. voilà‚ psyché~
     
    .

    User deleted


    image


    Collocato, per l'appunto, a Nord della struttura, è un cortile che si apre al centro del complesso ospitante le aule e gli uffici con relativi alloggi dei docenti. I quattro lati sono percorsi da portali di gusto gotico che da un tratto dei corridoi del pian terreno favoriscono il diretto passaggio tra interno ed esterno. Alla stregua di un chiostro, insomma, in genere viene imboccato dagli studenti più pigri che tra una lezione e l'altra peferiscono non affidarsi alle scale, ma è anche un ottimo luogo di svago. Immerso nel verde di curatissimi cespugli o alberi dalle modeste dimensiosi; è sprovvisto di panchine e l'unico elemento in pietra, il basamento di un mappamondo in ferro, è quindi preso d'assalto dagli alunni con il grande disappunto del guardiano. Laddove i professori più permissivi chiudono un occhio, l'ometto infatti invade il cortile Nord come minimo tre volte al giorno, scacciando con la propria scopa gli invasori della scultura. Una curiosità: quest'ultima è percorsa da piccole incisioni lasciate, genericamente, dagli studenti del settimo anno che hanno voluto lasciare una traccia di sé nella scuola.
     
    Top
    .
  2. Aisha Mers
     
    .

    User deleted


    Era quasi l'ora di pranzo ad Hogwarts, ma la maggior parte degli studenti erano in classe a fare lezione, invece fortunatamente Aisha non aveva lezione in quell'ora, gli studenti del sesto anno avrebbero avuto erbologia, materia che lei aveva deciso di non seguire ai MAGO.
    Kaya invece la seguiva, infatti lei era rimasta sola a girovagare nel castello, fortunatamente anche Lorcan non aveva lezione in quell'orario e i due ragazzi si erano dati appuntamento al cortile a nord del castello.
    Quello non era certamente il suo cortile preferito, a lei piaceva di più quello sotto la torre dell'orologio, da li la vista era fantastica, ma il cortile nord era più vicino alle aule e quindi più veloce da raggiungere, essendo estremamente pigra quella mattina aveva detto a Lorcan di vedersi li.
    Aisha passò a passo veloce sotto il portico in stile gotico puntando dritta verso il centro del cortile, la dove c'era una scultura - molto abbozzata a dire il vero - che rappresentava il globo terrestre.
    Avrebbe aspettato li Lorcan, seduta su uno dei gradoni di pietra che costituivano la base della scultura.
    La ragazza posò la cartella sul gradone e poi si sedette.
    La sua attesa non fu molto lunga, Lorcan arrivò poco dopo portando con se la sua borsa e un'espressione decisamente arcigna.
    << Qualcosa non va Lorcan?>>
    Chiese subito Aisha intuendo che un "buongiorno" sarebbe stato decisamente inappropriato.
    Il ragazzo si lanciò immediatamente nel racconto di una pessima giornata alla lezione di difesa contro le arti oscure, dove il ragazzo non era riuscito ad eseguire un incantesimo che continuava a riptere quanto fosse inutile.
    << Non è l'incantesimo ad essere intuile, è la materia.>>
    Ribattè Aisha alludendo chiaramente al fatto che lei lo avesse capito in tempo e non si fosse iscritta al corso MAGO di quella materia.
    << Già, ci insegna a difenderci da cose che invece sarebbe ottimo imparare.>>
    Aisha capiva cosa provava Lorcan, sapeva quanto fosse brutto studiare una materia che si riteneva decisamente inutile olte che distruttiva per le sue ambizioni.
    La ragazza cambiò posizione, rotando di poco il busto verso il compagno di casata.
    Aisha gli accarezzò una ciocca di capelli castani e con un tono che voleva cercare di consolarlo gli disse:
    << Resisti, hai i MAGO, tra pochissimo tempo lascerai questa specie di scuola per andare nel mondo vero.>>
    Nelle parole di Aisha c'era anche un pizzico di invidia accompagnata da una nota di malinconia, invidiava Lorcan perché stava per lasciare la scuola, ma sapeva che gli sarebbe mancato, ad Aisha Lorcan piaceva, e piaceva in molti sensi diversi.
    << Credimi Aisha, è l'unico pensiero che mi permette di restare ancora in questa scuola.>>
    Ribattè il serpeverde del settimo anno serrando le labbra con rabbia e stringendo i pugni quasi fino a farsi diventare bianche le nocche delle dita.
    A quel punto Aisha non sapeva che altro dire, se non che lo capiva, che anche lei era d'accordo, che ormai per loro la scuola era diventata una costrizione, una sorta di camicia di forza da cui ancora non potevano essere liberati.
    << Promettimi che quando sarai fuori di qui verrai ad Hogsmade per incontrarmi e raccontarmi le bellezze della vita da diplomato.>>
    Gli stava davvero chiedendo una promessa come se fossero stati una smielata coppietta? No ma che, era più che altro un ordine celato dalla gentilezza.
    Era strano, ma Aisha non amava quel cambiamento, perdere Lorcan equivaleva a perdere uno dei pilastri portanti del suo gruppo formato da Lorcan, Aislinn, Conor e Kaya, ora il suo gruppo perdeva un elemento, Aisha avrebbe dovuto cercare di sostituirlo, ma sostituire la perfidia di Lorcan era molto difficile.
    Aisha non avrebbe mai dimenticato come si era comportato nel periodo in cui lo spirito di Serpeverde era tornato, nonostante se la fosse presa con sui cugino doveva ammettere che era stato crudele.
    Ed Aisha era sempre tremendamente eccitata dalla crudeltà altrui quando questa era quasi pari alla sua.
    << Ma certo Aisha.>>
    Il ragazzo dal canto suo sembrava contento di questa richiesta, aveva cercato per anni di attirare l'attenzione di Aisha e ora che ci era riuscito non si sarebbe fatto allontanare da lei dal diploma. Certo, sapeva delle strane tendenze della ragazza e della sua strana relazione con Aislinn, ma Lorcan, come Aisha, non cercava una relazione amorosa, cercava solo persone con cui divertirsi che fossero anche alla sua altezza.
    Per loro l'attrazione fisica era l'unico concetto che vagamente potesse avvicinarsi all'amore e il bisogno di avere intorno persone alla loro altezza da sfruttare era il concetto di amicizia, agli occhi dei compagni questo sembrava molto triste, ma Aisha non era come gli altri ragazzi della scuola, la sua leggera forma di schizofrenia le impediva di provare forti emozioni come amore, amicizia, pietà. E' molto probabile che anche Lorcan soffrisse di disturbi simili per questo la loro relazione funzionava bene così.
    << E' ora di pranzo, andiamo in sala grande prima che i primini la rendino invivibile.>>
    Disse Aisha che nel fra tempo si era alzata.
    Lorcan emise un sospiro scocciato e con Aisha si diresse in sala grande.

    SPOILER (click to view)
    Aisha
    Lorcan

     
    Top
    .
  3. Alyssa Etherius
     
    .

    User deleted


    *indossava ancora la divisa scolastica la giovane grifondoro che aveva deciso subito dopo il pranzo di non passare in sala comune ma fare quattro passi all’aperto, era nuvolo ma ad ogni modo non avrebbe piovuto. aveva preso a passeggiare quando una voce attrasse la sua attenzione, proveniva dal cortile Nord poco distante da dove si trovava lei. si affrettò curiosa di sapere da chi provenissero quegli schiamazzi e quelle urla. Aveva affettato il passo quando aveva sentito qualcuno gridare “lasciami andare! Lasciami andare!”. D’improvviso vide due ragazzini del terzo anno di serpeverde, tali John e Joe Jokins, che cercavano di appendere tramite un non-so-quale-incan tesimo ed aiutandosi con la forza il povero Kim Ryan di grifondoro alla scultura in ferro che vi si trovava al centro.* <<jokins!>> *gridò la prefetto. I due si voltarono di scatto* <<dieci punti in meno a serpeverde e filate nei vostri dormitori!>> *disse Alyssa prendendo la bacchetta per tirare giù il primino.* <<levicorpus>> *puntò la bacchetta verso il piccolo compagno di casata e lo fece scendere* << grazie Alyssa >> *disse il ragazzino con gli occhi lucidi per poi scappare preso dalla vergogna. diamine io non mi mettevo a frignare così quando mi scontravo con le serpi…, si ritrovò a pensare in un eccesso di orgoglio mentre aveva deciso di far di necessità virtù e restare in quel cortile, che, ora che non vedeva più la presenza dei due gemelli, era piuttosto tranquillo*
     
    Top
    .
  4. Erin Elendil
     
    .

    User deleted


    << Ho bisogno di aria, Carm. Lì sotto si soffoca>>*La voce dell'irlandese fece capolino da uno dei portali gotici che si aprivano armoniosamente sul cortile nord. Chiaramente le sue parole si riferivano all'aria opprimente che si respirava nei sotterranei dopo le lezioni di Pozioni* << Questo perchè non vi sei abituata>>*Si schermì il ragazzo che le stava dietro, cercando di mantenere il ritmo del suo passo veloce. Il loro ingresso passò quanto mai inosservato, nonostante si trattasse di Erin Elendil accompagnata dal freddo e gentile Carm Sgroul. Non perchè gli abitanti del castello si fossero abituati alla loro stravagante presenza, bensì per lo spettacolo offerto dai gemelli Jokins e una moretta quanto mai determinata.
    Sul viso del Serpeverde si potè vedere un sorriso mellifluo nel vedere i progressi dei gemelli in quanto cattiveria. Sorriso morto sul nascere, bloccato da uno sguardo severo della Elendil* << Ehi, paladina della giustizia- alzò la voce, con quel trillante tono che la caratterizzava- che ne dici di una pausa? >>
     
    Top
    .
  5. Alyssa Etherius
     
    .

    User deleted


    *si voltò di colpo poi quando udì la voce più particolare e piacevole per le sue orecchie. Dietro la figura esile della grifondoro si stagliava quella scura di Carm Sgroul affiancato dalla rossa Elendil. Sorrise ella e si avvicinò loro.* <<solo per oggi e solo perché sei tu>> *le rispose ridendo la ragazzina mentre lentamente aveva accorciato la distanza che le separava. Il cielo si era ingrigito ed aveva lentamente assunto la colorazione delle iridi della corvonero anche se esse avevano un qualcosa di diverso, brillante, che le distingueva da qualsiasi cosa che ella avesse mai visto.* <<come mai da queste parti?>> *chiese poi rendendosi conto che quello non era di certo il luogo più interessante del castello soprattutto in una giornata uggiosa come quella. E la cosa bizzarra era che per la londinese sarebbe stato più piacevole che il cielo avesse deciso di donar loro le sue lacrime piuttosto che lasciarli in quel limbo senza colori.*
     
    Top
    .
  6. Erin Elendil
     
    .

    User deleted


    *Dal cielo brumoso non sarebbe colata nemmeno una lacrima. L'aria era secca, più del solito*<< Quale onore ci concedi. Credo che Carm avrebbe apprezzato di più vedere il seguito delle operazioni furtive dei Jokins >> *Rise appena, lasciandosi cadere sul terreno decorato da erba smeraldina. Con una mano indicò all'amica la terra accanto a sé, invitandola a prendere posto accanto al suo corpo minuto. Con il Serpeverde nemmeno tentava un simile approccio. Sapeva che non si sarebbe unito a loro, comuni mortali, su di una coperta fertile. In una scarna imitazione di quel Dejeneur sur l'herbe che tanti pittori avevano realizzato sulle proprie tele*<< Mamma mi chiede se vuoi venire a casa nostra durante le vacanze estive. Sai, come regalo. I G.U.F.O. e tutto quanto- parlò senza mezzi termini. Sperava davvero in una risposta affermativa da parte dell'amica- Mi farebbe piacere, ecco>> Sibilò tra i denti. Imbarazzata fino alla nausea*
     
    Top
    .
  7. Alyssa Etherius
     
    .

    User deleted


    <<oh si, lo immagino>> *disse ridacchiando* <<ma penso che il piccolo Ryan abbia preferito così>> *aggiunse sempre con quel mezzo sorriso divertito. In quattro anni passati al castello non ricordava di aver visto il serpeverde mai preso in una sincera risata, di quelle che ti fanno uscire le lacrime dagli occhi. Era strano per lei vivere senza sorridere. Scosse ad ogni modo la testa mentalmente e si lasciò cadere seduta sull’erba accanto all’amica, era una cosa che le era sempre piaciuta, stare a contatto con il prato, la rilassava. Poi udì la richiesta della corvonero che giunse stranamente inaspettata. non pensavo di essere così desiderata.. si ritrovò a pensare sorridendo tra sé e sé al ricordo della conversazione con Parker della sera precedente.* <<oh certo, mi farebbe molto piacere>> *disse lei che non aveva mai osato in quegli anni immaginarsi la migliore amica fuori dalle mura del castello o comunque dal mondo magico, lei era ormai diventata parte fondamentale di quel mondo e passare del tempo fuori con lei sarebbe stato come portare un po’ di magia nel mondo reale. D'improvviso poi Sgroul si avvicinò alla compagna sussurrandole qualcosa all'orecchio. il trillo della risata di Erin fu impeccabile nella sua unicità "vieni con noi in sala grande?" le aveva chiesto poi l'amica. Alyssa non aveva potuto fare a meno di sorridere annuendo per poi alzarsi assieme alla corvonero. non avrebbe mai capito il comportamento di Carm. e così in breve tempo i tre sparirono in direzione del grande salone...*
     
    Top
    .
  8. __Rebecca_Black__
     
    .

    User deleted


    *Isabel era ancora felice per la chiaccherata fatta con la sua amica Lav, le sue parole le avevano dato molta forza, ora non avevo più paura di mostrarsi, anzi era fino ad allora che Isabel stava bighellonando per i corridoi per la scuola, era stanca e aveva deciso di dirigersi verso il cortile nord per sedersi un po' sull'erba. Il vento pungente di ieri non c'era più e il sole si dimenava con le nuvole per uscire ed illuminare tutto con la sua forte luce giallastra quasi bianca, ma che in realtà non era affatto di quei colori, era la fantasia di Isy che li vedeva così. Gli uccellini cantavano sui rami dei pochi alberi che si trovavano lì intorno e alcuni studenti di altre casate chiacceravano come lei distesi o seduti sul prato verde. Non vide nessuno della sua casa. Chiuse per un po' gli occhi, da quando era arrivata ad Hogwarts non era mia riuscita a pensare come si deve, c'era sempre qualcosa a interromperla, era il momento di rimediare.*
     
    Top
    .
  9. Alice McMay
     
    .

    User deleted


    *Alice era scossa dalla giornata di ieri, sapeva bene che presto sarebbe dovuta andare nei bagni per la punizione. La tassina sospirò e decise di andare in giro per Hogwarts, camminava seria, prudente, come se avesse paura di qualcosa e sperava nell'incontro con Matt, il suo primo amico a Hogwarts. Appena giunta ai cortili interni, la piccola si fermò e con il suo fedele violino nella custodia, procedeva. Nei cortili c'era già qualcuno, probabilmente una tassorosso, come lei, accomodata sull'erbetta soffice, l'ombra di quel viso scorto qualche volta nella sala comune le era vagamente familiare.*
    "Ciao." *Fu il massimo che Alice riuscii a dire.* "Sono Elly." *Ovviamente Elly era il suo soprannome, non le piaceva dire agli altri il suo nome completo, non le piaceva affatto, voleva soltanto essere chiamata Elly, solo così.*
     
    Top
    .
  10. __Rebecca_Black__
     
    .

    User deleted


    *Era impossibile che Isabel riuscisse a restare tranquilla per un arco di tempo che non fosse di tre secondi, infatti c'era già qualcun'altro a disturbarla. Aprì gli occhi, ormai era abituati al buio quindi li strinse un po' per riabituarsi alla luce. Davanti a lei si trovava una ragazzina piccolina anche lei una Tassa, non sembrava una di prima, forse era Isabel a non sembrare di prima, perchè lei era più alta per le ragazze della sua età e più mature. La ragazzina davanti a lei la salutò, Isabel le fece un cenno con la testa in segno di saluto - Piacere io sono Isabel, ma va bene Isy -.
    Isabel si ricordò di questa "Ally" per averla vista vagamente nella sala comune dei Tassi, ma non aveva mai parlato con lei, e se non errava doveva essere anche la sua compagna di stanza lo sapeva di sfuggita perchè le valigie di Isy erano ancora sul letto del dormitorio da disfare, perchè appena arrivata ad Hogwarts era cora ad esplorare il castello nelle parti a lei concesse, ovviamente. Non le piaceva infrwngere le regole, era una cosa che aveva sempre odiato. Dopo un po' notò la custodia del violino di Ally, le venne una stretta al cuore, anche lei suonava il violino in modo decisamente sublime come le dicevano tutti, ma lei non lo faceva per essere lodata, ma perchè le piaceva era la sua passione insieme alla fotografia. - Anche io suono il violino - disse Isabel rivolta ad Ally con un sorriso.*
     
    Top
    .
  11. Alice McMay
     
    .

    User deleted


    "Davvero?" *Un piccolo sorrisettò illuminò il volto inespressivo di Alice che si avvicinò a Isy. Se ne stava accoccolata e si muoveva mogiamente, come se non avesse dormito molto, Alice si sedette accanto a lei, distendendo le gambe e facendo un sospiro, brontolando qualcosa di impercettibile.* "Allora come va Isy?" *Era un classico, una domanda paranoica da fare quando non si aveva più nulla da dire, quando ci si annoiava. Eppure quella domanda in quel momento significava tutto per Alice, lei non conosceva nulla di Isabel, davanti a lei c'era solo una ragazza mora, dagli occhi del color del cioccolato che non facevano trasparire nulla, soltanto una stanchezza o stufezza eccessiva in quel momento così pacifico. Elly voleva sapere qualcosa in più di lei, voleva conoscerla e magari, fare amicizia se ci sarebbe riuscita. Nonostante tutti i suoi anni a socializzare, da quando era venuta a Hogwarts non era riuscita a procurarsi molti amici e addiritttura era diventata anche più timida di quanto lo era una volta. La primina portò le gambe al petto e le tenne strette con le mano, poggiando la custodia del violino e spostando lo sguardo verso Isabel.*
     
    Top
    .
  12. __Rebecca_Black__
     
    .

    User deleted


    *- Si è da quando ho qinque anni che suono il violino, mi ha fatto appassionare la mia nonna - disse Isy ad Alice con un espressione impassibile, non sapeva perchè le stava raccontando tutte le sue cose più ptivate, ma Alice le stava simpatica in qualche modo e le parole le vennero così da sole. Intanto la piccola Tassorosso si era seduta accanto ad Isabel, - mhm....bene direi grazie - le rispose sempre senza fare nessuna smorfia,nessuna espressione del viso niente, stava ancora macchinando qualcosa di strano con la mente, non sapeva nemmeno lei cosa, Isabel era una ragazzina davvero strana, ma si dice che tutti quelli che pensano in modo differente dagli altri faranno grandi cose, glielo aveva detto sua nonna ormai deceduta. Sorrise a quel pensiero, le mancava davvero tanto. Guardò la Tassa vicino a lei, era davvero piccolina rispetto a lei, sembrava così indifesa. Le rispose al sorriso che lei le stava porgendo e poi portò il suo sguardo al sole che aveva perso contro le nuvole che lo stava oscurando a poco a poco. Fece uno sbuffo, odiava le nuvole, infatti quando era a casa se capitava una gionata di brutto lei si richiudeva in camera sua. Aspettò un movimento di Ally, anche perchè non sapeva che dirle.*
     
    Top
    .
  13. Alice McMay
     
    .

    User deleted


    *Alice ascoltò con attenzione ogni singola parola poi annuì.* "Io invece suono, perchè mi piace un sacco la musica e perchè mi ha incitato mia mamma, lei è una pittrice, mio padre uno scrittore." *La tassina sorrise e guardò nel vuoto, pensando ai suoi genitori, che non le avevano mai ostacolato la cresita e che hanno sempre sostenuto le sue idee, suo padre era affettuoso e anche un grande filosofo e pensatore, gli insegnava sempre tante cose, gli diceva sempre ciò che era giusto e ciò che era sbagliato, mentre sua madre gli aveva fatto imparare a guardare il mondo da tante prospettive diverse. Erano fantastici, se non per la loro irritazione fatale per la magia.
    Elly vide Isy rilassarsi, sembrava davvero sfinita.* "Stanca?" *La primina fece un risolino e guardò la sua custodia, nera, lucida, come il violino. Sì, il violino di Alice era nero, come la custodia, glielo aveva regalato la madre e da sempre Elly si era preso cura di lui, gli aveva perfino dato un nome, si chiamava Kiki, nomigliolo tratto dalla parola Blacky. Chissà com'era il violino di Isy, chissà quale musica amava, Elly voleva sapere più cose di Isabel, ma non voleva disturbarla, sembrava palesemente irritata dalla sua presenza.*
     
    Top
    .
  14. __Rebecca_Black__
     
    .

    User deleted


    *Isabel ascoltava la piccola Ally parlare dei suoi genitori, da quello che diceva gli voleva molto bene, comprensibile, come si fa a non voler bene ai proprio genitori?? Isabel non poteva dire lo stesso, sua madre e suo padre sono sempre stati poco presenti nella sua vita, sempre in giro per lavoro, quando tornavano a casa la maggior parte delle volte si rinciudevano nel loro studio per finire delle pratiche che loro definivano "urgenti", mentre sua sorella Annabel era troppo presa dal suo fidanzato, figuriamoci se badava alla piccola sorellina. Alla fine della cosra Isy restava sempre sola, ormai passava più tempo con la servitù che con la sua famiglia. Questa cosa la rattristava molto, l'unica che le dava la forza di non abbattersi era la sua fragile nonnina, che però come pensava prima era deceduta pochi anni fa, ora che lei non c'era più Isabel era sempre più debole, ma non perchè non mangiava ma di emozioni, non provava più niente, poche persone, tra cui Lav, l'avevano fatta sorridere davvero, non è facile vivere nella solitudine. Quando toronò alla vita reale con la testa fissò Ally che la guardava in modo strano - scusami, stavo pensando ad una cosa, senti non vogli che tu pensi che io sia scocciata delle tua presenza, è solo che ho la testa altrove, mi dispiace davvero - le disse Isabel, nella sua voce c'era quel velo della sincerità, sperava solo che la compagna di casata non avesse una brutta visione di lei.*
     
    Top
    .
  15. Alice McMay
     
    .

    User deleted


    "Non ti preoccupare." *Elly ridacchiò di quella sua frase, seria e comprensiva.* "Se potessi esprimere tre desideri...quali sceglieresti?" *Era una domanda assolutamente stupida quella che aveva fatto Alice, ma lei sapeva bene che quella domanda era una frase che poteva aprire tutte le porte, la risposta di Isy avrebbe delineato le linee sbiadite del tracciato che si era creata per definire il suo carattere ancora misterioso.
    Però, dopo aver scandito quelle parole Elly si sentii un po' invadente, ma d'oltretutto lei era fatta così, non aveva affatto bisogno di altre critche.* "Se non vuoi rispondere ti capisco." *Questa volta lo sguardo della primina si fece assorto, lei abbassò lo sguardo e lasciò che la brezza leggera le scompigliasse i capelli lasciandole una gradevole sensazione che scacciava via il tepore caldo nell'aria della giornata soleggiata. Isabel le sembrava un po' strana. Decisamente strana, da come si comportava, Elly si mise una mano tra i capelli, ora non sapeva più che fare.*
     
    Top
    .
233 replies since 23/3/2010, 16:46   2665 views
  Share  
.