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Master GdR.
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*Un lungo ponte di pietre secolari era sospeso ove la vegetazione dei giardini si faceva via via più folta, collegando la scuola ad una delle tante sponde del Lago Nero. Il pavimento era costituito da innumerevoli assi di legno antico, polverose e scricchiolanti, il tetto e le mura erano di pietra, sulla quale s'intervallavano ampie finestre dalla struttura gotica. Ogni singolo elemento del ponte, dai mattoni grigi alle fondamenta che lo tenevano in aria, aveva un che di fatiscente, ma non c'era luogo di Hogwarts più sicuro e più suggestivo del vecchio ponte. Molto spesso gli studenti si recavano lì per passeggiare o per osservare lo splendido panorama su cui si affacciavano le finestre, altre volte lo utilizzavano per ingannare coprifuoco e Prefetti, nascondendosi all'ombra del ponte nel cuore della notte.*
Edited by Luke Burtol - 20/3/2010, 19:19
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Alexis Blayder.
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*Eleganza. Passi lenti, decisi, decisamente leggeri. La Corvonero era unica nel suo genere, nella sua bellezza sovraumana e nella sua eleganza scintillante; si muoveva così, con grazia, avviandosi verso il Ponte Antico. Il legno scricchiolava silenziosamente sotto il suo peso inesistente, mentre la polvere cercava di evitare di toccare la ragazza. Un panorama si estendeva sotto gli occhi azzurri ed intensi di Alex, la vegetazione era folta, indecifrabile, decisamente bella. Alzò lo sguardo verso il Lago Nero, riflettendo, cercando qualche piccolo difetto, mentre il sole le colpiva il viso perfetto e roseo. Un sospiro e un battito di ali echeggiarono nell'aria. Erano gli unici rumori esistenti in quel momento.* . -
Jupiter McGonagall.
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*Gli piaceva camminare senza meta negli sconfinati giardini del castello, e spesso una delle tappe di quel vagare indeterminato era il Ponte Antico, un luogo di estremo fascino ancora dopo quattro anni che si trovava in quella scuola. Camminava distrattamente come ogni giorno, lungo le travi del ponte, voltato verso la sua sinistra, intento ad osservare il panorama della campagna inglese, cosparsa di rocce grigie che punteggiavano le lande desolate di erba verde chiaro.
Ad un tratto incontrò lo sguardo di una studentessa… una Corvonero, a quanto sembrava dallo stemma cucito sul mantello. Si avvicinò a salutarla, per provare un po’ di conversazione*
<<ciao, bella giornata, vero?>> *disse sorridendo, rivolto alla ragazza, dopodiché si appoggiò alla balaustra, ancora perso nelle valli sconfinate* <<molto piacere, io sono Jupiter, e tu?>>
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Conor Breandàn MacPherson.
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*Uscito dal portone di quercia, scorse in lontananza il Lago Nero: quella era la sua meta. Durante il pranzo, aveva sentito parecchi Serpeverde nominare lo specchio d’acqua nera; molti di loro avrebbero passato lì il pomeriggio. Così, intento a riunirsi al sangue puro che, evidentemente, albergava tra le file dei Serpeverde, Conor intraprese il cammino del Ponte Antico che portava direttamente al Lago. Indossava una camicia bianca a miniche corte con lo stemma di Serpeverde sul petto e un paio di pantaloni neri. I suoi passi erano pesanti, decisi, fieri; riecheggiavano rumorosamente ogni qual volta calpestava le dure assi di legno del ponte. Tutto era immobile. Solo i suoi passi sembravano disturbare la quiete di quel posto. Ma, non rallentò il suo cammino: egli era assai più importante. Tuttavia, nemmeno coloro che avevano la stessa importanza delle Caccabombe lanciate dal Polteirgeist Pix lo fecero. Circa a metà del ponte, Conor scorse un Tassorosso che, amabilmente, cercava di fare “amicizia” con una Corvonero –assai carina- che beatamente stava contemplando il panorama. La sua voce risuonava per tutto il passaggio legnoso. Si scocciò. Non ammetteva una simile profanazione, un simile oltraggio.*
<<bleah…>> *mormorò, passando accanto ai due. Non guardò il Tassorosso per non sprecare tempo. Alla ragazza, invece, riservò uno sbieco sguardo.*
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Alexis Blayder.
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*Passi, e ancora passi. Si voltò verso la voce che proveniva da un Prefetto del Quarto Anno - Jupiter McGonagall - Sapeva chi era quel ragazzo e a che Casa apparteneva, gli lanciò uno sguardo, per poi guardare lo stemma sulla camicia e sorridere beffardamente << Direi solitaria >> Rispose alla domanda del ragazzo, osservando poi quella gonna corta a pieghe che era parte della divisa. Si voltò, spostando i capelli dietro l'orecchio destro e osservando il Tassorosso << Alexis Nihal Blayder >> A domanda risposta. Sentiva ancora passi, questa volta erano decisi, pesanti e pieni di superbia. - Serpeverde, sicuramente - Come volevasi dimostrare. Gli lanciò uno sguardo di ricambio, ma non proferì parola, le sembrava stupido ed insignificante iniziare una conversazione che, un tipo come quello, non avrebbe mai voluto nemmeno che iniziasse. La sua espressione si fece indifferente, mentre i suoi occhi color ghiaccio perforavano l'aria e l'ambiente circostante. Sospirò. << Che cosa ridicola >> Sentenziò, spostandosi di qualche metro.* . -
Jupiter McGonagall.
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*La ragazza di Corvonero, come Jupiter ebbe modo di constatare, non era per nulla socievole, anche se era riuscito a strapparle perlomeno il nome*
<<anche tu ancora qui al castello? Non progetti di partire?>>
*Nel frattempo si era avvicinato, lungo il ponte, un ragazzino che Jupiter credeva di aver già visto: doveva essere quel Mac”qualcosa” di Serpeverde, e se non andava errato aveva un anno meno di lui. Passò di fianco ai due mal celando una smorfia di disgusto. Con tutta probabilità, i pregiudizi non erano caduti nemmeno nell’inoltrato ventunesimo secolo*. -
Conor Breandàn MacPherson.
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*La risata di Conor fu troppo forte. Alcuni ragazzi che uscivano dal ponte in quel momento si voltarono, allibiti. Ma non poteva resistere: era troppo divertente. I Corvonero, i Grifondoro e i Tassorosso avevano sempre le stesse risposte, le solite espressioni più o meno colorite per descrivere le situazioni che, di volta in volta, venivano messi loro di fronte. Era tutto estremamente ridicolo, ma non per i motivi che, probabilmente, pensava la Corvonero.*
<<parli di cose ridicole, eh zuccherino?!>> *si rivolse alla Corvonero, fermandosi di botto a tenuta distanza dallo sporco mezzosangue.* <<hai ragione, perfettamente ragione!>> *sorrise beffardo al suo indirizzo, indifferente come sempre nei confronti del Tassorosso.* <<questa scuola dovrebbe ospitare i più grandi maghi del mondo… coloro che un giorno saranno il nuovo Ministro della Magia, il nuovo Preside…>> *pensò al preside Paciock, il preside filobabbano.* <<.. è ridicolo che vengano ammessi certi esseri…>> *finalmente diede prova dell’esistenza del Tassorosso, un prefetto, che, fino a quel momento, per Conor sprecava aria. Lo scrutò, disgustato. Un ragazzino di Tassorosso passò di lì, fermandosi per vedere la situazione in cui si era imbattuto il suo prefetto. Conor lo fulminò e lui, saggiamente, partì alla volta del castello.*
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Alexis Blayder.
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*Alexis si voltò verso Jupiter, doveva provare ad essere più socievole? Forse sì, infondo era un Prefetto << No, non ho voglia di tornare a casa, sinceramente preferisco rimanere qui a leggermi dei libri. Tu? >> Voltò lo sguardo, era indifferente a quella situazione, le sembrava ridicola e strana. Sperava solo in una reazione del Serpeverde, almeno la cosa si sarebbe un pò movimentata. Gli occhi della Corvonero esprimevano furbizia in quel momento e anche malizia, come prevedeva la risposta del Serpeverde arrivò, e lei, sorrise, sfoderando i suoi denti perfettamente bianchi << Si, come te, mio caro. >> Ascoltò i commenti superflui e inutili del Serpeverde, restando indifferente a quella situazione << Solo perchè sono mezzosangue o filobabbani? Non crederti, noi purosangue non siamo la razza superiore. Alcuni di noi saranno purosangue sulla carta, ma credimi, se ti guardi intorno sono pochi gli esseri che possono definirsi tali. Tu credi di essere uno di quelli? >> Superbia. Eccola lì. Alexis non si faceva mancare davvero niente << Comunque ti consiglierei di portargli rispetto, sarà anche un Tassorosso ma è pur sempre superiore a te. >> Buttò i capelli scintillanti e scuri dietro le proprie spalle osservando il Serpeverde. Era interessante, ma mai quanto lei.* . -
Jupiter McGonagall.
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*Ridicolo… in effetti era ridicolo il modo plateale in cui il Serpeverde rise e la Corvonero aveva proprio ragione, anche se Jupiter non era così ansioso di farglielo sapere. Con l’intento preciso e calcolato di evitare il dialogo con il giovane Tassorosso, il tale Serpeverde intrecciò un discorso veramente poco piacevole con la giovane.
Jupiter era indeciso se ignorare il piccolo impertinente o se abbassarsi al suo livello… la decisione più saggia fu quella di rispondere alla ragazza:* <<in effetti è vero, è tanto bello questo posto che è difficile staccarsene>>
*A quanto pareva la ragazza aveva deciso di prendere le parti di Jupiter*
<<grazie, Alexis, è molto gentile da parte tua prendere le mie difese, ma credo di potercela fare benissimo da solo>> *sorrise in direzione della ragazza con sincerità, poi si rivolse al Serpeverde* <<dunque tu, da quanto capisco, saresti un Purosangue? Beh, direi che dovremmo tutti fuggire il più lontano possibile se qualcuno della tua scotta diventasse davvero Ministro della Magia… di qualsiasi colore sia il suo sangue>>
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Conor Breandàn MacPherson.
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*Un’altra situazione ridicola. La maggior parte degli studenti di Hogwarts rimanevano indifferenti, o peggio, contrari ogni qual volta venivano messi di fronte alla più tangibile verità: esistono maghi superiori. La Corvonero non riusciva a comprenderlo, nonostante la presunta purezza del suo sangue; strano, Conor era sicuro che fra i Corvonero andassero gli studenti più intelligenti…*
<<Solo?! Dici che il fatto di non meritare il potere magico o di essere amico degli esseri inferiori non è un motivo sufficiente? Ti sbagli…>> *fissò, in silenzio, la ragazza. Carina e ottusa.* <<comunque è vero, siamo in pochi, noi Purosangue.>> *ammise che la ragazza su quel punto non si era sbagliata, anzi.* <<certo, se i filobabbani non la smetteranno di accoppiarsi con gli sporchi Babbani, la situazione potrebbe degenerare… per non parlare dei Nati Babbani...>> *inaudita la sua ferocia nel pronunciare quelle parole; ma, erano vere. Che importanza aveva il tono usato per dire qualcosa? Il fine, la sostanza, giustificava tutto. Poi, la pulce –il Tassorosso- parlò.* <<magari…>> *rispose, rivolgendogli un lieve e inorridito, sbieco sguardo.* <<immagina… voi, feccia, che scappate da questo paese, per sempre… sarebbe troppo bello.>> *in effetti, era divertito. A quanto pareva, alcuni Tassorosso avevano uno spiccato senso dell’umorismo. Peccato che non c’era altro di interessante in loro.*
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Alexis Blayder.
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*Ascoltò le parole del Tassorosso << Veramente non stavo difendendo te, era un consiglio che davo a lui. Non credo che abbia voglia di farsi levar punti da te. >> Sospirò. Le sue parole venivano fraintese in un secondo. Non avrebbe mai preso le parti di nessuno, non era da lei e per di più non si sarebbe abbassata ai livelli di una Tassorosso, non era affatto di sua competenza, lei sapeva di essere superiore. << E decidi tu chi merita il potere? >> Scoppiò in una sonora risata, acida, fredda, assolutamente da brivido << Ah, e giustamente tu, ti ritieni superiore perchè sei un Purosangue, non perchè sei più intelligente, o più pratico o semplicemente più interessante...>> Iniziò a girargli intorno a fare avanti ed indietro sorridendo malignamente << Se hai deciso tu, che loro sono inferiori solo per il sangue, beh, segui la massa. Non vuoi essere diverso? Non vuoi sentirti davvero superiore? Credevo che tu fossi più intelligente sai? Forse mi sbagliavo. >> Si poggiò distrattamente alla balaustra di pietre e legno pensando a giocherellare con i suoi capelli mossi. Era così inutile sprecare fiato con uno come lui. Infine si voltò verso il Tassorosso, prendendo nuovamente a parlare con la sua voce angelica <<non saprei, magari sono talmente stupidi che si aggregano a lui. >> Stupidità, che brutta malattia.* . -
Jupiter McGonagall.
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<<merlino ci scampi da questa ascendenza magica… non oso immaginare! Fidati, se tu diventassi Ministro della Magia preferirei essere in qualsiasi altra parte del mondo piuttosto che qui a fare la “feccia” sotto i vostri piedi… Uh, giusto, dovrei anche darvi del “Voi”, o sbaglio?>>
*In effetti Jupiter stava passando il segno; il suo atteggiamento prevaleva sulla sua natura gentile. Ma che ci poteva fare? I pregiudizi lo mandavano su di giri… e ancor più le persone che in modo incondizionato ne facevano uso, senza sapere nemmeno di cosa stessero parlando*
<<stupidi? Fidati, io non ho grande simpatia per boriosi Purosangue>> *riprese Jupiter rispondendo alla giovane Corvonero* <<ma comunque non mi affretto a esprimere giudizi… alcuni potrebbero anche essere traviati o chiunque potrebbe avergli fatto un lavaggio del cervello. Non possono essere tutti colpevoli di ignoranza, ti pare?>>
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Conor Breandàn MacPherson.
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*Tornò alla ragazzina. La sua banalità iniziava a stufarlo: era ottusa davvero o faceva finta?*
<<io non decido nulla… è tutta questione di nascita.>> *rispose, superando la risatina falsamente malvagia della Corvonero; voleva fare la superiore, l’intelligentona, ma era come tutti gli altri: arrogante.* <<non si tratta di intelligenza, piccola… parliamo di merito e ci sono maghi che non valgono come noi perché non sono nati per esserlo. Inoltre, noi purosangue non abbiamo bisogno di distinguerci da nessuno… siamo diversi per nascita, migliori.>> *ma perché un concetto così semplice non riusciva ad essere appreso?!* <<poi parli di me?! Della mia intelligenza?!>> *sorrise beffardo* <<ah, già…>> *si fece serio, anche se in realtà si divertiva parecchio* <<..sei tu quella intelligente, se no il Cappello non ti avrebbe messo fra i Corvonero…>> *spalancò gli occhi, fingendosi shockato.* <<…come mai, allora, non capisci quello che ti dico e continui con le tue inutili teorie? Forse, il Cappello Parlante ha sbagliato?>> *sorrise nuovamente, malevolo. Il Tassorosso parlò nuovamente. La sua voce era come una mosca dentro l’orecchio, fastidiosissima.* <<se fossi io il Ministro, non si porrebbe il problema…>> *a buon intenditore, poche parole.* <<parli dei Purosangue come di qualcosa di anomalo. Siete voi ad esserlo, il vostro potere viene da noi, non dai Babbani, vostri amichetti.>> *tornò a fissare la ragazza che, dei due, era l’interlocutore più accettabile.*
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Alexis Blayder.
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*Lei non si riteneva affatto una ragazza che dava pregiudizi, ma, su una cosa era sicura, era Purosangue, era intelligente ed era bella, poteva ritenersi di sicuro superiore. Ecco, si riteneva diversa, e lo notava proprio in quel momento. Mentre i due ragazzi si scaldavano per le parole dette, lei, rimaneva così, chiacchierava, come se la cosa non la riguardasse; era solo una discussione, una lunga e beata discussione. Sorrise sotto i baffi. Jupiter e Conor avevano in comune la capacità di scaldarsi con due piccole accuse, che infondo erano solo parole. Provocazione? Si da parte del Serpeverde, ma Alexis gli rispose con calma, con tranquillità << Wow come hai fatto ad indovinare? So di essere superiore e sicuramente più intelligente. Non trovi? Comunque, il tuo concetto lo capisco benissimo e sono d'accordissimo con il fatto che siamo una razza superiore, poichè siamo nati tali. Sul fatto dell'essere migliori ho dei dubbi. Certo, alcuni di noi lo sono, ma solo alcuni, solo che tu, piccolo essere insignificante non riesci ad arrivarci, hai vedute troppo ristrette, che mai allargherai, se continui in questo modo. Siamo migliori per il sangue puro, ma le teste rincitrullite restano sempre, anche se Purosangue. >> Altro che inutili teorie, quello stupido era lui, un piccolo, povero ed insignificante Serpeverde.* . -
Jupiter McGonagall.
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<<eh, no mio caro qui ti sbagli>> *continuò Jupiter verso il Serpeverde, cercando i suoi occhi* <<io non parlo dei Purosangue come qualcosa di anomalo, ci mancherebbe: tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, ma certo non devo spiegarlo a te che sicuramente la sai più lunga di me>> *disse con un malcelato sorriso rivolto alla Corvonero* <<quello che intendo è che a qualcuno è stato fatto un lavaggio del cervello ce lo porti a pensare che alcuni maghi sono migliori di altri soltanto per la loro ascendenza… una teoria quantomeno, per citare la nostra amica qui, “ridicola”>> *incalzò con enfasi e scandendo bene le ultime quattro sillabe*
<<questi discorsi sono vecchi come il mondo… il Mondo Magico quantomeno… è proprio questo che mi fa dubitare: cosa aspettiamo a parlare di altro, invece che stare fermi su discorsi congelati di secoli fa? Il Mondo Magico deve andare verso il futuro, non aggrapparsi a convinzioni basate su stupidi pregiudizi!>>
*Questo era il vero Jupiter: pragmatico, calmo e sorridente. Così com’era in quel momento, di fronte a quel bel panorama e vicino a due suoi compagni, con i quali intavolava una discussione ricca di riflessioni*
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Ponte Antico [GdR] |
