Il Lago Nero [GdR]

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  1. Ally Snape
     
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    *Il Lago Nero si estendeva ai piedi del castello, poco lontano dai giardini e al limitare della Foresta Proibita, formando insieme a questi l'affascinante profilo della natura intorno ad Hogwarts. Spesso gli studenti si sdraiavano sulla riva del lago per studiare all'aperto o fare quattro chiacchiere con gli amici, magari con i piedi nell'acqua e soprattutto in estate. Il Lago Nero era sempre stato un luogo misterioso e piuttosto oscuro: in pochi si erano avventurati nelle sue profondità e altrettanto pochi conoscevano le forme di vita che abitavano i suoi abissi.*





     
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  2. Derowen_Nightingale
     
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    *Passeggiava, Derowen.
    Cosa che era solita fare alle ora più assurde. E nei posti più assurdi.
    E invece quella sera aveva scelto un posto normale. E un'ora meno insolita del solito.
    Sebbene il lago fosse semideserto c'era ancora qualche studente seduto qua e là, e qualche coppietta che si teneva per mano un po' appartata.
    Passeggiava, Derowen.
    Un po' assorta nei suoi pensieri. Guardava il cielo di tanto in tanto, e forse si rendeva conto di quanto fosse lontana casa, e di quanto fosse lontano e irragiungibile Jules, il suo maestro. O probabilmente il fratello che non aveva mai avuto.
    Passeggiava, Derowen.
    E passeggiava dove tutti l'avrebbero potuta vedere. E questo la diceva lunga su quanto fosse sconvolta quella sera.*
     
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  3. Ally Snape
     
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    *Uscendo velocemente dai sotterranei, Ally si diresse con passo svelto verso il suo posto preferito, non si guardò molto intorno, aveva solo un pensiero raggiungere il lago nero, posto particolare per la sua storia, ma soprattutto, per le sensazioni che le donavano ogni volta che vi andava, dopo tanto camminare finalmente era davanti a quella magnificenza, si avvicinò lentamente alla sponda, una pallida luna, risplendeva e faceva brillare le acque, calme ma allo stesso tempo agitate, si toccò leggermente i capelli color viola, e le sue iridi del colore del cielo, si accovacciò, toccando leggermente la superficie dell’acqua, sospirò, dopo di che si alzò, ammirando e contemplando la luna. Si accorse troppo tardi della presenza di una giovane tassina, al che si disse vediamo di che pasta è.*
    <<non ti sembra un po’ tardi per te?>>

     
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  4. Derowen_Nightingale
     
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    <<perchè lo dici a me? Non vedi quanta gente che è ancora in giro?>>
    *Non voleva essere acida questa volta. Non aveva deciso di risponderle così per nascondersi questa volta.
    Era stata tutta la tensione di quei giorni, tutto quello che si sentiva dentro, e che le stava scavando l'anima.
    Conosceva solo di vista la ragazza che le si era avvicinata: era la caposcuola di serpeverde. E doveva avere qualcosa di strano quella tipa lì perchè ogni giorno la vedeva venire fuori con capelli ed occhi di colore diverso. Quella sera aveva i capelli viola, e gli occhi azzurri.
    Si girò di scatto, fissava il lago. Era bello guardarlo perchè non era come il mare. Il mare, quello si che metteva angoscia alla piccola Derowen. Sembrava non finisse mai: e questo bastava a mandarla in crisi e a farla tremare. Era così fragile da non accorgersene neppure.*
     
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  5. Ally Snape
     
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    <<lo dico a te perché sei la più vicina a me, è difficile che urli, se la matematica non è un’opinione uno + uno fa due, se non comprendi andiamo bene…>>
    *Osservandola attentamente, era quasi sicura che si stesse chiedendo che cosa avessero i suoi capelli, e chi non lo sarebbe stato, in questi anni la cosa si era evoluta particolarmente, ora le bastava pensare un colore ed ecco che cambiavano, sorrise, osservò il cielo ed ecco che i capelli avevano assunto lo stesso colore di quel meraviglioso cielo, sorrise a pensare ai primi momenti di quando i suoi poteri si erano risvegliati, non era in grado, di controllare quel suo potere così grande per una ragazzina così piccola. Una leggera brezza si era alza, increspando la superficie del lago.*

     
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  6. Derowen_Nightingale
     
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    *Non rispose. Non era in vena di agitarsi quella sera.
    E in cuor suo sapeva di non avere il coraggio necessario per controbattere.
    I capelli della caposcuola avevano cambiato colore di nuovo.*
    <<ma cosa diamine hanno quei capelli?>>
    *Le chiese poco prima di muovere qualche passo silenzioso sulla riva del Lago Nero.
    La sensazione che provava stringendo la mano di Jules era una delle poche cose che le mancavano della sua Cornovaglia. Eppure le faceva così male anche solo pensarci.
    E non era da lei stare male per qualcuno, non era da lei ricordare certe cose.
    Ma forse le stava succedendo qualcosa che nemmeno lei poteva controllare, qualcosa di troppo più grande.*
     
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  7. Ally Snape
     
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    <<i miei capelli non hanno, niente, ma io sono una metamorfusmago, ho la capacità di cambiare ciò che voglio del mio aspetto, una bella fortuna non trovi.>> * E si una grande fortuna, sapeva che per legge era sul libro del Ministero, in un certo senso era una limitazione, ma si trovava a Hogwarts, e li vi era il più grande reparto proibito del mondo magico, avrebbe trovato qualcosa per capire come poter apprendere appieno, da questo suo potere, se usato bene, poteva aprirgli qualsiasi porta. Il sapere, il potere più grande, capace di ammaliare chiunque, in cerca di potere. *

     
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  8. Derowen_Nightingale
     
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    <<e cos'è mai una metamorfusmago adesso?>>
    *Ma la risposta gli era già arrivata.
    Una bella fortuna, non trovi?*
    <<non so se sia una fortuna o no. E' inquietante vederti con i capelli che cambiano colore mentre giri per il castello>>
    *Le disse, e iniziò a camminare a passo svelto verso il portone ligneo che chiudeva saldamente Hogwarts ogni notte.*
    <<buonanotte>>
    *Le ulrò quando era oramai lontana.
    Era strana, quella piccolina: un momento prima era sul punto di piangere e adesso aveva ripreso tutto il suo carisma, o meglio, il suo finto carisma.*
     
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  9. Ally Snape
     
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    *La vide allontanarsi velocemente, non ci fece caso, finalmente un po’ di quiete, finalmente un po’ di silenzio, finalmente, sola. Quella solitudine così tanto bramata, e cercata spesso, era difficile vedere Ally in compagnia, di solito aveva il naso su qualche libro, ma questo era capitato da poco, dopo il caos della squadra d’inquisizione, prima era diverso, ma ora dopo che aveva trovato quel libro nel reparto proibito, il quale le aveva aperto gli occhi sulla verità, di ciò che il Ministero voleva fare, aveva preferito avvicinarsi alla conoscenza, perché con essa tutte le porte si sarebbero aperte, contemplò ancora per un paio di minuti la luna, dopo di che si avviò verso il castello, quella sera avrebbe dovuto controllare il terzo piano, la sua ronda stava per iniziare.*

     
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  10. Aisha Mers
     
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    *Notte senza luna, proprio come piacevano a lei. Il cielo plumbeo era avvolto da nubi vellutate che solcavano il cielo stellato di quella tiepida notte di metà estate; una pungente brezza soffiava da nord-est, dalla direzione delle montagne, che si stagliavano austere contro il cielo alle spalle del castello.
    Ma Aisha, ragazza di quindici anni appartenente alla casata di serpeverde, non guardava verso di esse, bensì verso il lago, un'immensa distesa d'acqua stretta tra le montagne, aveva un colore scuro, quasi nero, da li il suo nome, lago nero.
    La ragazza non indossava la divisa scolastica, visto che in quel periodo non c'erano lezioni, avrebbero ripreso nel mese di settembre, e quindi lei era libera di indossare quel che voleva, e voleva godere a pieno di questa libertà.
    Per uscire dalla sua sala comune aveva indossato una lggera camicetta di seta nera dalle maniche a sbuffo, la stoffa era abbastanza lucida e i riflessi perlacei si vedevano anche nella semioscurità di quella notte. Sopra vi aveva messo uno stringivita nero, con delicati inserti di velluto accostati ad un lucido tessuto plastico comunemente chiamato pvc, le stecche erano in ferro, e stringevano la sua vita in maniera sensuale, esaltando i suoi fianchi e il seno non troppo grande.
    Sotto portava una corta gonna sempre di pvc nero, le arrivava appena a metà della coscia, il suo tessuto aderiva perfettamente alle sue forme, sul davanti c'erano tre piccole cinghiette, che avevano solo una valenza decorativa.
    Infine aveva indossato un paio di sandali di lucida pelle nera, avevano una leggere zeppa para, anche se era rastremata sul tacco, ma a renderli particolari erano le cinghie, simili a quelle degli anfibi, che si arrampicavano intorno alla sua gamba quasi fino all'altezza del ginocchio.
    Non indossava un mantello, ma portava i lunghi capelli corvini sciolti lungo le spalle, liscissimi le ricadevano intorno al viso perlaceo in modo quasi innaturale, dove con un pesante trucco scuro aveva risaltato gli occhi violacei, altrettanto innaturali.
    Il vento le accarezzava i capelli sollevandoli con delicatezza ad ogni suo passo silenzioso lungo il viottolo di ciottoli, ad accompagnarla solo il frusciare delle foglie e il solitario canto di un uccello notturno annidato chissà dove tra gli alberi che circondavano il lago.
    I pensieri che l'avevano condotta in quel luogo non erano dei più allegri, doveva spedire una lettera a casa, e doveva farlo al più presto.
    Si fermò sulla riva del lago, proprio dove un cadente pontile di legno marcio terminava nelle acque del lago. Non vi salì, si avvicinò all'acqua e si chinò proprio nel punto in cui terminava la terra e iniziava la poltiglia di limo, le punte delle sue scarpe vi affondarono leggermente.
    La ragazza si piegò, quasi a sfiorare l'acqua con la punta del capelli che le ricadevano sul volto.
    Il suo sguardo si perse sull'orizzonte, e con esso i suoi pensieri.
    Raggiunsero la sua famiglia, e in lei nacquero una quantità inquietante di assurdi motivi per cui suo padre le aveva chiesto di tornare a casa entro la fine del mese, lei non voleva, preferiva restare a scuola a provare indisturbata incantesimi e pozioni, magari anche di dubbia natura.
    Conun gesto irato e inspiegabile schiaffeggiò la superfiscie dell'acqua, sollevando una gran quantità di schizzi che raggiunsero anche il suo volto.*
    "No, questa volta non lo permetterò"
    *Pensò la giovane alzandosi, una nuova espressione era sorta sul suo volto, un'espressione determinata e folle, che nel corso degli anni trascorsi a scuola l'avevano resa temibile verso i compagni. Aisha Mers era pazza, questo lo sapevano tutti, e anche pericolosa.
    Con passo marziale tornò verso il castello. Avrebbe scritto quella lettera, e suo padre l'avrebbe ascoltata per una volta in vita sua!*
     
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  11. Lauren Allison Page.
     
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    Per Lauren era la prima sera ad Hogwarts, e così, decise di andare al tanto famoso Lago Nero. Ne avevano parlato tanto, ma così tanto, che era curiosa di osservare cosa ci fosse di così perfetto in un lago; così si incamminò. Il periodo era ancora troppo estivo perchè vi fosse la luna a quell'ora, ed infatti, il cielo risultava sfumato fra l'azzurro e l'arancione del tramonto. Lauren procedeva per i giardini della scuola indisturbata, osservando solamente qua e là gente che si era fermata ad osservare il cielo in piena fase del tramonto; lei non sembrava dare molto conto al cielo, forse perchè era un po' sovrappensiero, e l'unica cosa che le importava in quel momento era passare tempo da sola a riflettere su quello che le stava succedendo. Probabilmente non le era accaduto nulla di così importante, ma si sa, da brava corvonero la ragazza non smetteva mai un attimo di pensare e di creare ipotesi. Come si suol dire, era una ragazza sempre attenta e vigile, che non perdeva d'occhio mai nulla; così, mentre pensava, raggiunse il lago. Appena lo vide, non tardarono ad arrivare altri pensieri. Il lago era magnifico! Era incredibilmente grande, e la sua superfice andava oltre la sua immaginazione; di certo non se lo sarebbe immaginato talmente perfetto, talmente grande, e così..scuro. L'acqua di certo non era limpida, però aveva un certo fascino; come dire, era qualcosa di non realmente bella, ma lo sguardo di Lauren era concentrato su di essa perchè aveva una strana consistenza. Si sedette perciò ad osservarlo, con calma.

     
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  12. Emily Trust
     
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    Quella sera Emily si sentiva stranamente attiva,allegra ed eccitata.Di solito invece a fine giornata era piuttosto tranquilla ed assonnata.E così senetendo il desiserio di una passeggiata all'aperto si diresse verso il lago nero,posto che l'aveva sempre affascinata.Non era troppo tardi ed era ancora chiaro,la ragazzina dunque non provava paura nè disagio.Si fermò davanti alla sponda e si sedette.Osservando un po' in giro notò una ragazzina coi capelli scuri seduta qualche metro più in là.Normalmente si sarebbe un po' imbarazzata e quindi se ne sarebbe andata via ,ma quel giorno era diverso e così Emily continuò ad osservarla incuriosita.Ma era pur sempre lei e nemmeno quella sera sentì il coraggio di iniziare a parlarle.
     
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  13. Lauren Allison Page.
     
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    SPOILER (click to view)
    Dio, scusami, non mi ero accorta che avevi postato!


    La ragazza continuava ad osservare il lago. Se non fosse stato per quella brezza che le continuava a svolazzare fra i capelli se ne sarebbe andata, ma, dato che quella brezza era sempre lì, lei era rimasta ad osservare il panorama mentre quel venticello la rinfrescava. Niente le era mai sembrato così bello che essere di nuovo ad Hogwarts, e niente le sarebbe piaciuto più di Hogwarts. Hogwarts, Hogwarts, Hogwarts; ultimamente per lei non c'era altro che quello. Osservando, sentì dei fruscii arrivare da dietro di lei, e vide una ragazzina dai capelli rossicci che la fissava. Cominciò ad osservare anche lei i suoi movimenti, come faceva sempre, perchè voleva inquadrare generalmente la persona. Si girò, per non essere guardata, ma alla fine decise che sarebbe stato il caso di parlare con qualcuno, sebbene non fosse molto incline alle conversazioni. Si alzò dal soffice terreno erboso, per andare verso la ragazzina, salutandola.
    Ciao
    Si sedette lì davanti, con un sorriso abbastanza forzato, qualcosa di un pò strano per lei, che odiava generalmente sorridere.

     
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  14. Emily Trust
     
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    SPOILER (click to view)
    Non preoccupart^^

    Emily osservò stupita la ragazzina che le si era avvicinata salutandola e sorridendole con uno strano sorriso.Arrossendo rispose:<<emm,ciao!>>Era molto felice che le avesse rivolto la parola e le sorrise,cosa che faceva spesso e volentieri.Poi ,visto che desiderava parlarle un po' e che negli ultimi giorni si era promessa di essere meno timida con le persone,aggiunse<<io mi chiamo Emily,sono al primo anno,e tu?Non ti avevo mai visto.>>sempre sorridendo.Pronunciò queste parole con gran fatica e probabilmente piuttosto velocemente,ma una volta finito di parlare si sentì soddisfatta ed un po' orgoglosa;e poi quella ragazzina non sembrava molto più grande di lei e forse era anche timida.
     
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  15. Lauren Allison Page.
     
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    La ragazza sembrava leggermente timida, a quanto Lauren aveva notato, così decise di non essere troppo scorbutica come al suo solito. Dunque la ragazza era del primo anno, al contrario di lei che era del secondo ed era già stata ad Hogwarts; forse la ragazza era un po' timida anche a causa del fatto che quello era il suo primo anno, le esperienze erano nuove e ancora lei non conosceva nessuno e non sapevo assolutamente nulla di quella scuola. Decise così di allungarle la mano, magari per infondarle un senso di sicurezza.
    Lauren Page, del secondo anno
    Disse con un sorriso leggermente più convincente.

     
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