Un viaggio inaspettato.

(Marzo 2073, Irlanda del Nord)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Aprì gli occhi e si trovò davanti un soffitto che non conosceva. Dov'era? L'avevano rapita? Eppure non era legata. Guardò per qualche istante ancora il soffitto e poi spostò lo sguardo. Moquette blu, pareti in stoffa rossa, una piccola scrivania e sopra di lei il telaio di un letto a baldacchino, blu e rosso. In quel momento ricordò dov'era. In Irlanda del Nord, in una tenda con Charlie. La cosa la fece arrossire per qualche strana ragione.
    Si erano presi una settimana e avevano deciso di trascorrerla insieme, senza nessun rompiscatole appresso.
    Indossò la prima cosa che trovò ed uscì da quell'area, andando a finire in una specie di cucina/salottino. Quello di cui aveva bisogno era un espresso italiano, per riprendersi dalla spossatezza che le procurava la passaporta e dagli incantesimi di protezione (con tanto di labirinto runico) che aveva attivato - la sicurezza prima di tutto.
    Mentre attendeva il caffè uscì fuori, trovandosi davanti una distesa di verde e a sinistra, in fondo, una montagna. Si trovavano nei pressi delle Giant's Causeway, che avrebbero visitato quel giorno. Respirò a pieni polmoni e poi tornò dentro. Il suo espresso e il manuale di Rune la aspettavano. Non si preoccupò neanche di controllare l'ora, semplicemente si sedette e, sorseggiando il caffè, riprese il suo studio.

     
    Top
    .
  2. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    "Ghhnnnhnn..."

    Charlie si girò tirando le coperte per coprirsi completamente. Un piccolo sbadiglio mentre tentava di aprire gli occhi. Riabbassò per un istante la coperta e, seppure le sue palpebre fossero pesantissime, trovò la forza di sbirciare un po' attorno. Era chiaramente ora di svegliarsi perchè Penelope si era alzata e Charlie non ricordava affatto che fosse una ragazza molto mattutina. Sbuffò mentre iniziò a stiracchiarsi sotto le coperte e a stropicciarsi gli occhi.
    Rimase per alcuni istanti immobile, con le mani dietro alla nuca e con lo sguardo ipnotizzato a fissare il telaio del letto a baldacchino. Passarono 5 minuti o forse più, prima che decidesse di alzarsi.
    Era davvero una fortuna che fossero maghi. Potevano visitare moltissimi posti in gran comodità... Si erano smaterializzati in Irlanda per una vacanza portandosi appresso quella stupenda tenda magica. Era eeeeenorme e davvero molto comoda. Molti babbani andavano in campeggio...Si portavano una tendina dentro alla quale ci stavano appena e ci mettevano ore e ore a montarla.
    Loro invece avevano una cucina, un salottino, un bagno...Il tutto montato con un colpo di bacchetta.

    «Fantastico!»


    Esclamò Charlie guardandosi attorno. Era a petto nudo, portava soltanto i pantaloni del pigiama...Eppure non era affatto freddo dentro quella tenda, seppur fosse Marzo. Merito degli incantesimi di Penny.
    Si mise una maglietta e andò subito in cucina per fare colazione e per vedere dove si era cacciata la sua compagna di avventure.
    Doveva aspettarselo...Stava sorseggiando quello che probabilmente era caffè, ed ovviamente stava leggendo un libro di Antiche Rune.

    «Non riesci a riposarti neanche in vacanza?»

    Charlie stiracchiò ancora una volta le braccia, allungandole sopra alla testa. Poi si avvicinò alla ragazza e si abbassò per darle un piccolo bacio sul collo. Sorrise e si avvicinò alla cucina. Aprì il frigo per prendere il latte e se lo verso in un bicchiere... Poi aprì una credenza e tirò fuori un vasetto di marmellata, delle fette biscottate e dei biscotti.
    Prese tutto e andò a sedersi davanti alla sua ragazza... Ma prima di cominciare a mangiare si mise a fissarla. Chiunque l'avesse visto in quel momento avrebbe potuto notare i suoi bellissimi occhi a cuoricino.
     
    Top
    .
  3. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Il caffè l'aveva svegliata e adesso le parole erano più comprensibili. Dopo qualche minuto sentì la voce di Charlie, spuntato dal nulla senza che lei se ne accorgesse. Posò la tazzina e sorrise. Aveva più che ragione.
    Stavo solo intrattenendomi nell'attesa del risveglio di sua Maestà!
    Gli sorrise ancora e si lasciò baciare il collo nonostante il suo volto fosse arrivato ad una colorazione simile al porpora. Abbassò lo sguardo sul manuale mentre Charlie faceva colazione. In realtà aveva abbandonato il mondo umano per recarsi in quello onirico, pensando a quel che li aspettava dopo. L'Irlanda del Nord era magica, forse più della Scozia e dell'Inghilterra stessa. Il terreno trasudava magia. Non per niente sentiva la sua magia e la sua forza aumentate di colpo.
    Quando si scosso trovò Charlie intento a guardarla. Inclinò la testa e gli lanciò un bacio.
    Che guardi, Simpson?
    Gli tirò la bustina di zucchero che aveva preso in precedenza e che non aveva utilizzato, si accucciò sulla sedia e lo guardò mangiare senza battere ciglio.

     
    Top
    .
  4. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    La sua fase di ipnosi si concluse quando Penny sembrava essersi accorta del suo stato di trance.
    Un piccolo sorriso d'imbarazzo apparve tra le labbra di Charlie quando la ragazza gli mandò un bacio. allungò una mano, prese il sacchetto dei biscotti e lo aprì...

    «Guardavo te... Continuo a pensare che tu abbia una qualche parente Veela...E' l'unica spiegazione!»


    Si mise a ridere mentre provava ad immergere il suo biscotto nella tazza, ma con scarsi risultati. la sua mano era troppo grossa per entrare dentro a quel bicchiere...

    «Cavolo!»

    "Puff...."


    Il biscottino gli era sfuggito di mano ed era andato a tuffarsi in quel bicchiere di latte. Ed ora come l'avrebbe ripreso? Non poteva mica prendersi una tazza?
    Tirò fuori la bacchetta, che si portava sempre appresso, dalla tasca dei pantaloni del pigiama, una semplice stoccata e il biscotto si alzò in volo. Sembrava proprio di assistere ad un rewind, ma con un finale (o un inizio?) diverso...Il biscotto non finì in mano al ragazzo, ma venne catapultato dentro la sua bocca.

    «Cosa andiamo a visitare oggi?»


    Prima di partire Penelope gli aveva fatto una lunghissima lista delle cose da visitare ed aveva compilato una specie di itinerario. C'erano molte cose interessanti da vedere, anche se Charlie si era convinto a partire per lo più per starsene un po' da solo con la sua ragazza, senza impegni lavorativi o particolari distrazioni.
     
    Top
    .
  5. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Osservò silenziosa la scenetta di Charlie. Certe volte era talmente maldestro da sembrare un Tassorosso. Arrossì a quella specie di complimento fatto con nonchalance. Scosse il capo.
    No, nessun parente Veela. E' solo che sono così... SUBLIME! Se fossi stata una Veela ti avrei già soggiogato e piegato al mio volere! No?
    Gli fece gli occhi da cucciolo e poi si alzò, prendendo sottobraccio il manuale di Rune. Cosa si faceva dopo? Penn sorrise tra sé pensando alla lunga camminata che li aspettava. Come primo luogo aveva scelto le Giant's Causeway, famose per la loro bellezza e la loro storia (mitologica per i babbani, reale per i maghi). Tuttavia, aveva deciso di non dire niente al ragazzo (il suo, ormai).
    Innanzitutto preparati. Poi smontiamo la tenda... Eeee il resto sarà a sorpresa!
    Prima di potergli concedere l'opportunità di parlare o fare qualsiasi altra cosa corse in bagno, pronta per una doccia rilassante. Avrebbe fatto aspettare Charlie, non c'era alcuna fretta.

     
    Top
    .
  6. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    Charlie fece spallucce. Sembrava che la ragazza volesse tenerlo sulle spine. La guardò correre in bagno e chiudersi la porta alle spalle. Finì velocemente di fare colazione e poi, con alcuni incantesimi rimise tutto al suo posto. Aveva bisogno anche lui del bagno, non solo per ripulirsi quantomeno il viso e i denti, ma anche per dei bisogni fisiologici. Solitamente, appena sveglio, scappava in bagno per svuotare la sua vescica.
    Andò in camera mentre aspettava che Penny fosse pronta e si cambiò. Prese un paio di jeans, una maglietta e un maglioncino leggero. La primavera ormai stava per sostituire l'inverno, ma si poteva percepire ancora una brezza invernale nell'aria.

    "Morgana...Ma quanto ci mette Penny? Me la sto facendo sotto..."


    Continuava a camminare avanti e indietro, ai piedi del letto. Muoversi era il modo migliore per resistere agli stimoli (?).
    Improvvisamente virò verso destra per uscire dalla camera, si avvicinò alla porta del bagno e bussò leggermente alla porta.

    «Ehm... Tesoro...Avrei bisogno anche io del...bagno!»


    Aveva anche pensato di entrare con irruenza, ma Penny non l'avrebbe mai perdonato per essere entrato in bagno mentre si faceva la doccia (senza il suo consenso).
    Si rimise a camminare, lì, davanti alla porta del bagno...Fino a quando...

    «Oh coraggio...»

    "Sono o non sono un uomo?"

    E corse fuori dalla tenda. Faceva freschetto, ma sopportabile. Si guardò attorno in cerca di qualche albero per nascondersi da sguardi indiscreti, ma si potevano vedere solo campi verdi... Neanche l'ombra di un cespuglio nelle vicinanze.

    "Fortuna che non c'è nessuno!"


    Si allontanò dalla tenda, avvicinandosi ad una enorme roccia grigia che spuntava dal terreno. Seguì un rumore di zip e poi il classico suono dell'acqua che scorre fuori dal rubinetto (?)


     
    Top
    .
  7. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Dopo una rilassante doccia e aver lavato i denti, Penn uscì dal bagno completamente vestita ed un turbante sulla testa. Si accorse immediatamente che Charlie non c'era. Troppo silenzio. Voleva tenderle un agguato?
    CHAAARLIEEEEE?! SIIIIMPSOOOON?
    Chiamò a gran voce, dirigendosi poi verso la camera. Fece spallucce. Le possibilità che si nascondesse sotto il letto erano pari a zero, probabilmente aveva pensato di prendere un po' d'aria - lì dentro faceva persino troppo caldo. Prese la bacchetta e si sedette sul letto, puntando verso la valigia azzurra nell'angolo.
    Accio scarp.. oncini!
    In un primo momento aveva visto spuntare tutte le sue scarpe per poi fare spazio a quelli da lei richiesti. Ci mancava solo che le arrivassero addosso. Infilò i piedi e poi legò il lacci, sentendo montare dentro un'eccitazione simile a quella provata durante la prima partita di Quidditch. Chissà come stava Alyssa. Erano secoli che non si vedevano ed erano cambiate tante di quelle cose. Ad esempio: stava con Charlie. Alyssa li conosceva entrambi e, in virtù di ciò, non se lo sarebbe aspettato proprio. Ma a proposti di Charlie... dove s'era cacciato quel mascalzone?

     
    Top
    .
  8. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    Zip chiusa e un sospiro di sollievo.
    Charlie si guardò per un attimo attorno. L'Irlanda era bellissima, piena di storia, soprattutto per i maghi... Quelle immense distese di erba erano, a modo loro, affascinanti. Non c'era alcun tipo di rumore se non quello del vento. In lontananza si potevano osservare degli animali che pascolavano...Probabilmente erano capre. Forse non erano così distanti dalla casa di un umile pastore... Ma Penny aveva riempito l'ambiente di incantesimi, probabilmente aveva utilizzato anche il "Repellum Babbanum". Nessuno avrebbe potuto infastidirli.
    Appena erano arrivati in quel posto, Charlie si era sentito subito a casa, quasi come se fosse tornato ad Hogwarts. Non sapeva perchè ma gli sembrava di poter sentire la magia nell'aria.
    Rimase alcuni minuti a contemplare il paesaggio, distraendosi di tanto in tanto per seguire con lo sguardo un piccolo uccellino che si era messo a svolazzare proprio sopra la loro tenda.
    Decise che era meglio rientrare. Riuscì a intravedere Penny in camera, era praticamente già pronta per partire.

    «Mi do una pulita... Farò in fretta»

    Entrò e uscì dopo pochissimi minuti. Si recò anche lui in camera trovando Penelope seduta sul letto. Le passò velocemente una mano sui capelli e poi si sedette al suo fianco. Si allungò per prendere le sue scarpe da tennis lì a fianco (sapeva che Penny l'avrebbe sicuramente fatto camminare).

    «E' distante il posto in cui andremo? Dovremo smaterializzarci?»


    La guardava mentre si allacciava abbastanza lentamente le scarpe.
    Era davvero contento di quel viaggio, non solo perchè ne aveva bisogno, ma soprattutto perchè avrebbe passato moltissimo tempo con Penny. Quella sera era stata la prima volta che i due piccioncini avevano dormito insieme. Oh, no! Non avevano fatto nulla di "compromettente". Si erano solo divertiti a infastidirsi un po' sotto le coperte e a coccolarsi prima di addormentarsi.
     
    Top
    .
  9. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Come aveva pensato Charlie era fuori (anche se Penn non conosceva la vera motivazione). Mentre attendeva che Charlie si pulisse lei si asciugò i capelli. Avevano raggiunto le spalle, superandole di poco. Penn adorava quella lunghezza, dava al suo viso un tocco di vita in più. Li pettinò e poi si voltò verso Charlie che nel frattempo aveva finito di lavarsi. Gli uomini erano così veloci da far pensare che non si pulissero abbastanza. Invece la motivazione era del tutto differente: gli uomini non avevano nulla su cui riflettere sotto la doccia.
    Sì, cammineremo e no, non ci smaterializzeremo. Qualcuno potrebbe vederci e, inoltre, preferisco godermi tutto il paesaggio! Su, boccino! Sei pronto? Copriti bene!
    Preparò la sua tracolla, incantata a dovere per contenere più di quanto si potesse immaginare dall'esterno, mettendo acqua, snack, bacchetta e ombrello. Infilò la giacca e il cappello e poi si coprì bene il collo con la sciarpa del Puddlemere. Era decisamente pronta.
    Secondo te dovremmo smontare?
    Chiese guardandosi intorno. Magari avrebbero potuto piazzarla sulle rocce.

     
    Top
    .
  10. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    Penny confermò le sue aspettative. Avrebbero camminato a lungo... Chissà cosa sarebbero andati a visitare! Magari qualche antica roccaforte caduta in rovina dove avevano vissuto antichi stregoni...O magari un bosco in cui si poteva ancora osservare la vecchia attività druida. Non sapeva davvero cosa aspettarsi, ma non indagò. Non voleva dare a Penelope l'impressione di essere curioso ed eccitato, altrimenti lei lo avrebbe fatto soffrire ancor di più. Si mise un cappotto e la sua sciarpa dei Puddlemere (a malincuore aveva dovuto abbandonare i suoi accessori dei Ballycastle dopo essere entrato in squadra).

    «Non saprei...Sicuramente con tutti gli incantesimi che hai lanciato qua intorno non c'è alcun pericolo che qualcuno trovi la tenda...Ma magari riusciamo a trovare un posto ancora più magico in cui accamparci! O magari più romantico!»


    Fece l'occhiolino alla ragazza e si mise a ridacchiare. Le si avvicinò e le rubò un piccolo ed innocentissimo bacio sulle labbra.

    «Dai, smontiamo? Ci penso io! Hai preso tutto?»

    Charlie si guardò attorno per controllare che non gli mancasse niente. Prese il suo zaino che era proprio lì, ai piedi del letto e che conteneva già delle cose fondamentali (quantomeno per un babbano). Per esempio, l'impermeabile avrebbe benissimo potuto sostituirlo con l'incantesimo "Impervius", ma se un babbano l'avesse visto in mezzo ad un acquazzone tutto asciutto, sarebbe stato alquanto sorpreso.
     
    Top
    .
  11. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Finalmente erano pronti per partire. Penn diede una sola occhiata alla sciarpa di Charlie, uguale alla sua. Rise sotto i baffi, trovando ilare il fatto che un tifoso dei Ballycastle fosse costretto ad indossare la sciarpa del Puddlemere. Smontarono la tenda e Penn annullò tutti gli incanti posti il giorno prima, incanti che le erano costati fatica dopo un viaggio in passaporta. La distanza era notevole, dopotutto. E se Penn sopportava a malapena le distanze brevi, figurarsi quelle lunghe.
    Comunque, in quel momento dovette concentrarsi per non saltellare di gioia, nel pieno delle sue capacità fisiche, mentali e magiche. Un'avventura li attendeva e la ragazza non avrebbe certo aspettato oltre, perciò si misero in cammino.
    Via, Charlie! Dobbiamo andare là!
    Indicò sorridente le montagne in fondo. Dovevano essere distanti qualche chilometro. La nebbia cominciava a scendere e il sole, sempre più alto, a scaldare di più.
    Dopo qualche minuto di cammino (o marcia, considerato che Penn sembrava avere molta fretta) sulla sinistra videro una casetta color crema, che poi casetta non era. L'insegna portava scritto: "The Nook at Giant's Causeway". Era una locanda irlandese.
    Dopo mangiamo qui! Non ho mai sperimentato la cucina tipica irlandese!
    Detto ciò si aggrappò al braccio di Charlie e proseguirono lungo un percorso in discesa, raggiungendo così le famose montagne verde-marroni. Penn prese dalla tracolla un taccuino e sorrise. Per i babbani la leggenda che stava per raccontare era, appunto, una leggenda. Per loro due era più vera che mai.
    Senti un po', Char! Il gigante Finn McCool costruì il selciato per camminare fino in Scozia dove avrebbe dovuto combattere un altro gigante, ovvero Benandonner. Tuttavia, Finn cadde in un sonno profondo prima di andare in Scozia e quando Benandonner lo venne a cercare, la moglie di Finn, Oonagh, coprì il marito con un drappo facendogli credere che fosse il loro bambino. Quando Benandonner vide la mole del bambino, pensò che il padre fosse terribilmente gigantesco e fuggì terrorizzato in Scozia, distruggendo il selciato.
    Concluse indicando una roccia che doveva essere lo stivale del gigante.

     
    Top
    .
  12. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    Penny annullò tutti gli incanti che aveva lanciato il giorno precedente, mentre Charlie, con un semplice colpo di bacchetta, smontò la tenda che si piegò in più e più parti e poi volò da sola dentro al suo zaino che il ragazzo si mise subito in spalla.
    Penelope sembrava eccitatissima, non vedeva l'ora di partire. Indicò delle montagne sullo sfondo e Charlie non riuscì a trattenere un piccolo sbuffo. Erano distantissime, probabilmente a circa un'ora di cammino, o almeno così sembrava ai suoi occhi.

    «Sarebbe utile in questi casi avere una macchina babbana per muoversi...Visto che con la magia è rischioso..»


    Seguiva la ragazza che camminava a passo sostenuto. Lungo la strada trovarono una specie di locanda sperduta, forse risiedeva in quel posto proprio per sfamare gli avventurieri come loro... Ma non era tempo di pensare al cibo, la strada era ancora lunga. Dopo uno stretto e insidioso percorso in discesa, Penny si bloccò e iniziò a raccontare a Charlie la leggenda dei giganti Finn e Benandonner.

    «Aspetta, mi sembra di averla già sentita questa storia... Forse a Storia della Magia.. Boh, non che stessi molto attento...»


    Osservò per alcuni istanti la roccia che Penny aveva indicato e non potè non commentare...

    «Sempre detto che i giganti sono stupidi...Non ai livelli dei troll di montagna, ma...»


    Guardò per un istante Penny ridacchiando, poi le prese la mano e riniziò a incamminarsi.
    Doveva ammettere che tutte quelle storie diventavano molto più interessanti se ci si trovava nel luogo esatto in cui erano accadute. Era anche molto divertente percorrere quei sentieri in mezzo alle montagne, agli alberi e alle verdi distese di erba irlandese. Ma pian piano le piante scomparivano lasciando il posto alle rocce. Sembrava che si stessero avvicinando al mare, si poteva sentire in lontananza il rumore delle onde.
     
    Top
    .
  13. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Dopo la storia del Gigante i due proseguirono lungo il percorso, raggiungendo così l'unico punto al livello del mare. Il verde dei prati irlandesi lasciava il posto ai primi accenni di rocce basaltiche, piatte e lambite dall'acqua. Vedendolo dall'alto sembrava quasi un sorriso, ma più si avvicinavano e più quella visione si perdeva. Tuttavia, il paesaggio era straordinario. Alla loro destra c'era una montagna, alla sinistra il mare e davanti a loro c'erano una moltitudine di parallelepipedi di basalto che creavano un percorso assai instabile e pericoloso.
    Noi, ovviamente, andiamo là giù!
    Esclamò indicando la punta estrema. Penny si precipitò quindi verso le rocce basaltiche, abbandonando il sentiero che fino a pochi secondi prima avevano seguito. Fece cenno a Charlie di seguirla e poi si voltò, cercando una strada poco faticosa - il che, ovviamente, non era affatto semplice visto che al centro si ergeva una montagnetta di rocce che dovevano essere superate in qualche modo. Il più semplice era passargli accanto. Si voltò ancora per controllare la posizione del ragazzo.
    Vecchio, sbrigati! I folletti aspettano noi!
    Gli urlò, cercando di sovrastare il rumore del mare e del vento. In quel preciso punto erano in piena corrente perché la montagna aveva smesso di fare da muro.
    Li aspettava un percorso faticoso, pericoloso e, proprio per quest'ultimo elemento, eccitante.

     
    Top
    .
  14. Charlie Simpson
     
    .

    User deleted


    I due piccioncini sembravano giunti a destinazione. Davanti ai loro occhi apparve un paesaggio abbastanza inusuale. C'erano dei cumuli di particolari pietre a forma di parallelepipedo che si affacciavano al mare e si estendevano lungo tutta una facciata di un piccolo promontorio.

    «Mi hai portato a vedere delle...pietre? Pietre quadrate?»


    Sapeva che quella sua definizione avrebbe fatto inviperire Penny, la quale evidentemente reputava quelle pietre molto importanti. Di sicuro la vista era davvero affascinante... Come si erano formate quelle pietre? Natura o stregoneria? Non sapeva cosa aspettarsi.

    «Scommetto che sono stati dei Troll a cavallo di alcuni Graphorn a rendere queste pietra così geometriche!»


    Si mise a ridere mentre iniziò a seguire Penny che "saltellava" da una roccia all'altra per cercare di aggirare una piccola montagnetta
    "Vecchio, sbrigati! I folletti aspettano noi!"

    Pff, vecchio a me? E' lei la più vecchia tra i due...
    Accelerò il passo. Le sue lunghe gambe si stavano rivelando molto utili in quel momento. Le pietre erano perfette, ma di altezze diverse, si formava così una lunga scalinata irregolare. Qualche passò in sù e poi di nuovo giù. Alla fine la raggiunse facilmente e poi le passò davanti (ma non prima di averle accarezzato il...fondoschiena).
    Si girò facendole una linguaccia.

    «Sei tu quella lenta, cara! Comunque...Quali folletti?»


    Si guardò attornò, in cerca di tracce di folletti, ma con scarsi risultati. Non potevano esserci dei folletti da quelle parti, sembrava un posto che veniva spesso visitato anche dai babbani, sarebbe stato pericoloso per dei folletti anche solo avvicinarsi. Probabilmente Penelope lo stava burlando.
     
    Top
    .
  15. penelope t.
     
    .

    User deleted


    Penn, con le mani sui fianchi, stette a guardare davanti a sé con la faccia di chi si sta godendo alla grande il panorama (un po' meno il ventaccio). Quando la voce di Charlie la raggiunse lei si voltò esterrefatta. Pietre? Aveva davanti l'oceano!
    Char. Non sono solo pietre. Non per noi, almeno. Questa è la grande opera di Finn! Questo posto è più magico di Hogwarts, ma di una magia primitiva. Non la senti?
    Era chiaro che stesse parlando a vanvera sebbene sentisse davvero qualcosa di primitivo bollire dentro di sé. Avrebbe potuto costruire un castello con la sua sola bacchetta - o così credeva nel suo totale delirio di onnipotenza.
    Babbano! Miscredente! Su, muoviamoci!
    Concluse quindi, ignorando totalmente l'avanzata di Charlie. Si sorprese quindi nel sentirsi accarezzare il fondo schiena, ma quando il ragazzo la superò e le fece una linguaccia lei avvampò intuendo che fosse stato lui - e grazie tante per il premio Capitan Ovvio.
    Avanzò ancora un poco, raggiungendo il suo ragazzo, nonché babbano, miscredete e maniaco.
    Lenta? Io? Sono agile e scattante. Secondo te perché ero Portiere? Tu invece... Eri quello veloce, vero?
    E dopo avergli lanciato un'occhiata ESTREMAMENTE maliziosa si diresse verso il punto estremo, che si affacciava totalmente sul mare. Il vento lì era quasi assordante: avevano beccato la giornata ventosa, scansandosi quella piovoso. Meglio di niente.
    Sorrise sotto i baffi e allungò un braccio con l'indice della mano teso, pronunciando subito dopo:
    Quei folletti!
    Indicando dove non c'era assolutamente alcun folletto. L'aveva fatto solo per avere la soddisfazione di vederlo cascare in banali trucchetti.

     
    Top
    .
25 replies since 1/10/2014, 21:02   158 views
  Share  
.